Il caso Pozzolo continua a causare problemi per il Premier e il partito Fratelli d’Italia (FdI) a seguito dell’incidente che ha visto coinvolto il deputato Emanuele Pozzolo e Delmastro. Si sta considerando l’autosospensione dal partito mentre la situazione di Pozzolo si aggrava con un possibile rischio di denuncia. Il ferito, Luca Campana, è ancora sotto shock e soffre di dolore alla gamba dopo essere stato ferito da un proiettile sparato dalla pistola di Pozzolo durante i festeggiamenti di Capodanno a Rosazza. Nonostante l’incidente, c’è il desiderio di dimenticare e proseguire, con Campana, un elettricista premiato, desideroso di tornare al lavoro.
Non è stata ancora presentata alcuna querela, ma il suo avvocato afferma che stanno valutando le azioni da intraprendere.
parlare sono i familiari, che aggiungono: “Sta meglio, ma è scosso per quanto successo”. Subito dopo l’incidente l’uomo, genero di un agente della scorta di Andrea Delmastro, il sottosegretario alla giustizia che aveva partecipato alla festa nel Biellese, era stato portato in ospedale a Ponderano (Biella), dove i medici avevano estratto il proiettile dalla gamba, per poi dimetterlo già nella giornata dell’1 gennaio con dieci giorni di prognosi. Il dolore alla gamba c’è, spiegano in famiglia, ma anche la voglia di tornare al lavoro. Campana è un elettricista specializzato, dipendente di un’azienda che si occupa di sistemi di allarme e di videosorveglianza e ha vinto di recente anche il premio come operaio dell’anno. “Si è spaventato molto – riprendono i familiari -. Per fortuna è rimasto ferito in modo lieve. Ora c’è solo voglia di lasciarsi alle spalle quanto successo”.
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Tre giorni dopo i fatti ancora nessuna querela è stata depositata dal 31enne di Candelo (Biella) ferito la notte di Capodanno a Rosazza, nel Biellese, in seguito al colpo di pistola partito dall’arma del deputato Emanuele Pozzolo. “Abbiamo sessanta giorni di tempo – spiega l’avvocato Marco Romanello, che assiste Luca Campana -. Prenderemo una decisione insieme cosa fare quando si sarà ripreso”. Il giovane “è ancora sotto choc per quanto successo – riferisce il legale -. Sta meglio, ma il dolore alla gamba si fa ancora sentire”.
Mentre il giovane si riprende, alla Camera dei Deputati si solleva la questione della condotta di Pozzolo, in particolare dopo che è stato affermato che sia stato lui a sparare, contrariamente alle sue dichiarazioni iniziali. Questo solleva problemi riguardanti il codice di condotta dei parlamentari e si chiede un’indagine. Intanto, la sorella di Delmastro, Francesca Delmastro Delle Vedove, sindaca di Rosazza, si esprime sorpresa e shock per l’accaduto, affermando di essere andata via prima che si verificasse l’incidente e di essere stata informata dal fratello dei dettagli successivamente. Sottolinea l’assurdità dell’evento e la fortuna che il ferimento non sia stato più grave.
Intanto alla Camera viene richiesta una commissione d’indagine sul Deputato
Il deputato Pozzolo, dopo il ferimento avvenuto con la sua pistola del genero della scorta del Sottosegretario Delmastro, aveva affermato che non era stato lui a sparare. Ora testimoni affermano il contrario: a sparare è stato Pozzolo che quindi ha mentito. Questo è un problema che riguarda il codice di condotta dei parlamentari, espressamente previsto dalla Camera dei Deputati, su cui il presidente della Camera Fontana deve intervenire immediatamente, convocando la commissione ad hoc prevista dal regolamento della Camera, al fine di prendere i provvedimenti opportuni. Che un deputato abbia sparato e ferito un uomo è un disonore per tutti i parlamentari della Repubblica, per questo Pozzolo si deve dimettere”. Cosí in una nota il deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
La sorella di Delmastro si difende
Sono andata via prima dalla festa. Ma dopo aver saputo che cosa è accaduto sono rimasta senza parole. Ero in compagnia del mio cane e quindi dopo il brindisi ho deciso di tornare a casa”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, Francesca Delmastro Delle Vedove, la sindaca di Rosazza, piccolo comune nel Biellese, e sorella del sottosegretario e deputato di FdI, Andrea, parlando della vicenda del deputato Emanuele Pozzolo, che alla festa ha estratto la pistola da cui è esploso il colpo che ha ferito il genero di uno degli agenti della scorta. “Sono basita – commenta -. È un fatto assolutamente incredibile e assurdo. Per fortuna il proiettile sparato ha colpito solo di striscio il ragazzo. Poteva davvero andare peggio. Non ho ancora ben capito che cosa sia accaduto e Pozzolo non l’ho più sentito”. Quando è avvenuto il fatto “io avevo già salutato tutti ed ero andata via. Ma la sala l’avevo affittata io – spiega -. Volevamo passare il Capodanno insieme con mio fratello, la sua scorta e alcuni loro parenti”. Lei è stata informata di quanto accaduto da “mio fratello. Ma nemmeno lui era presente. Io ero già andata via all’arrivo di Pozzolo. Andrea mi ha raccontato che stava caricando la macchina parcheggiata nel piazzale per rincasare anche lui”. Solo “una volta rientrato, ha scoperto che cosa era successo. Così i presenti hanno chiamato forze dell’ordine e ambulanza”. Chi “poteva immaginare una cosa simile? La festa era già finita e si stava rassettando il locale in vista delle pulizie un po’ più grosse che avremmo fatto successivamente”. Se qualcuno “avesse saputo di quell’arma, a partire da mio fratello, non lo avrebbe fatto nemmeno entrare – sottolinea -. Non aveva mai parlato della sua pistola, in maniera più assoluta. Non sapevo nemmeno ne avesse una o che avesse il porto d’armi”