Ecco il commento di Peter Gomez sul caso Anas che ha coinvolto il figlio di Denis Verdini. Il video.
In diretta a In Onda Peter Gomez ha espresso la sua opinione sul caso Anas che ha coinvolto il figlio di Denis Verdini. Per Gomez anche Salvini ha le sue colpe. Ricordiamo che Salvini è fidanzato con la sorella di Tommaso, Francesca Verdini. Dice “Non è una colpa essere il fidanzato di Francesca. Ma se io so che mio cognato fa il lobbista, gli dico ‘cambia mestiere'”. “Tra l’altro in queste intercettazioni il socio del figlio di Verdini va in giro a dire ‘abbiamo la copertura politica’”. Gomez si chiede: “Se tu Salvini svolgi il tuo ruolo con disciplina e onore, sai già che lui fa il lobbista, perché è un mestiere dichiarato. E non te lo puoi permettere, perché qui in ballo ci sono 500 milioni di appalti Anas” spiega Gomez a Telese.
Tommaso Verdini si rifiuta di rispondere agli inquirenti, ecco perché
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Intanto segnaliamo che Tommaso Verdini non risponde alle domande del Gip. Come riporta l’Ansa, si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. Compreso il suo socio Fabio Pileri. Una strategia difensiva condivisa tra tutti gli indagati e loro legali che in questa fase preferiscono analizzare l’impianto accusatorio, contenuta in centinaia di pagine. Atti dai quali emerge il ‘sistema’ illecito, fatto di favori anche alla politica, messo su da Verdini jr e dal padre Denis, anch’egli indagato, attraverso la società di lobbying Inver. Veniva utilizzata dagli imprenditori coinvolti come ‘mezzo’ per arrivare a mettere le mani su una serie di appalti.
Alcuni difensori hanno annunciato ricorso al Riesame. Altri lo stanno valutando ma sostanzialmente il primo confronto con gli inquirenti si è concluso con un “nulla di fatto”. “Questa indagine è durata due anni – spiega l’avvocato Alessandro De Federicis, difensore di Pileri -. Il giudice ha impiegato 5 mesi per scrivere l’ordinanza. La scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere era obbligata. Abbiamo visto molte cose sulle quali avremmo da dire, ma in questa fase dobbiamo prima verificare l’entità dell’accusa”. Tommaso Verdini non si è recato a piazzale Clodio ma tramite i suoi legali ha trasmesso al giudice una dichiarazione in cui manifestava la sua volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere.