ULTIM’ORA – Pozzolo, la decisione del ferito dopo lo sparo di Capodanno

Ecco cosa ha deciso di fare Luca Campana, ferito dal deputato di FdI Pozzolo la notte di Capodanno, dopo lo sparo ricevuto.

Ci sono importanti aggiornamenti sul caso Pozzolo. Il deputato di Fratelli d’Italia ha ferito una persona con una pistola la notte di Capodanno. «Non è andata come dice Pozzolo. Io non ho mai raccolto da terra né toccato quella pistola». A 72 ore dal cenone dello sparo nella sala della Proloco di Rosazza, il borgo di 99 anime a 70 chilometri da Torino, in provincia di Biella, Luca Campana, l’elettricista di 31 anni, rompe il silenzio. Affida al suo avvocato Marco Romanello poche parole. Che smentiscono la versione resa dal trentottenne deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo ai carabinieri del comando provinciale di Biella. Aveva detto: «La pistola è caduta in terra, quel ragazzo l’ha raccolta ed è partito lo sparo». 

Luca Campana sporge querela

Secondo quanto riportato da Repubblica, Luca Campana, il ferito della notte di Capodanno, ha preso lda sua decisione. Ha presentato querela per lesioni contro il proprietario dell’arma dalla quale è partito il colpo, il deputato Emanuele Pozzolo. Quest’ultimo è stato sospeso giovedì da Fratelli d’Italia (Fdi). Campana, ancora claudicante dopo l’intervento di microchirurgia eseguito per estrarre l’ogiva dalla coscia, appena sotto il gluteo sinistro, alle 10 ha varcato la soglia della procura di Biella insieme al suo avvocato Marco Romanello. Il trentunenne è stato ascoltato a sommarie informazioni testimoniali da sostituto procuratore Francesca Ranieri. Ha rilasciato dichiarazioni su quello che sarebbe accaduto nella sala della Proloco di Rosazza.

“Non ho mai toccato la pistola – ha ripetuto, come aveva già detto mercoledì tramite il suo legale. Né ho mai chiesto che mi fosse mostrata l’arma”. Campana ha ribadito di essere stato colpito frontalmente e di non essersi nemmeno reso conto di ciò che stava accadendo. Di aver solo sentito il rumore dello sparo. Campana è uscito dalla procura alle 13.30 per far rientro a casa, nella piccola frazione a cinque chilometri da Biella. Dove abita con la compagna e moglie del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro, i loro due figli di quattro e sette anni.

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