Da Fazio con una pistola in mano: il discorso epico che sbugiarda Fratelli d’Italia – IL VIDEO

Michele Serra si è presentato in studio da Fabio Fazio con una pistola giocattolo, facendo un lucido discorso sul caso Pozzolo.

Michele Serra si è presentato in studio da Fabio Fazio con una pistola giocattolo, facendo un lucido discorso sul caso Pozzolo. “Sono sicuro che vedermi con una pistola in mano non vi fa sentire del tutto a vostro agio. E nemmeno io mi sento a mio agio. Non sono proprio abituato. E dunque me la rimetto in tasca. Disarmato mi sento più italiano. Le armi da fuoco fanno parte della cultura popolare americana, ma non della nostra. Da noi le armi le portano solo i soldati, i poliziotti, le guardie giurate e un paio di categorie che sono autorizzate a portarle per ragioni ricreativo-sportive. I cacciatori e i tiratori, a parte i deputati a San Silvestro di solito non vanno in giro armati. Non è proprio il nostro costume. 

Il monologo di Michele Serra

Negli Stati Uniti si calcola che le armi da fuoco in dotazione ai privati siano più di 300 milioni. In Italia 7 milioni. In America c’è un’arma per ogni persona. Per quanto riguarda l’Italia c’è un’arma da fuoco ogni 10 persone e fa una bella differenza. Che che ne dicano le varie associazioni di armigeri, c’è uno strettissimo e ovvio rapporto tra il numero delle armi in circolazione e il numero dei morti ammazzati. Non calcolando ovviamente i suicidi che sono più o meno altrettanti. Parliamo solo di omicidio, di incidenti domestici o di stragi nelle scuole e nei luoghi pubblici. 20.000 vittime Stati Uniti a causa di una specie di guerra civile non dichiarata. O possiamo chiamarlo di auto-terrorismo. Ogni tre anni ci sono altrettanti morti che in tutta la guerra del Vietnam.

Le armi in Italia e negli Usa

Sono morti ammazzati da una pistola o da un fucile. Molti più civili americani a casa loro che soldati americani delle varie guerre in giro per il mondo. E così in tutta Italia i morti per arma da fuoco sono meno di 500 all’anno. Più di 20.000 in America, meno di 500 in Italia. La regione è molto semplice. Da noi girano molte meno armi. Le nostre case, gli oggetti tipici sono mestoli, pentole con la pasta, non le pistole. Purtroppo il clima minaccia di cambiare. C’è un rapporto molto cordiale tra le varie lobby delle armi e un pezzo della politica nazionale, nello specifico esponenti della destra di governo Lega e Fratelli d’Italia.

Il pretesto politico culturale diciamo così è sempre lo stesso, la legittima difesa. Anche se i dati del ministero degli interni smentiscono che ci sia negli ultimi anni un aumento dei crimini violenti. I politici si fanno fotografare armati nelle varie fiere che dovrebbero essere destinate solo ai direttori sportivi, non ai ministri. È un mercato fiorente ma una maggiore familiarità con le armi tra i privati in Italia è un pericolo che va denunciato e possibilmente scongiurato. Un uomo armato è più pericoloso di un uomo disarmato, cantava Gaber.

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