Disastro Meloni: l’Ocse boccia le misure anti-povertà del governo

L'Ocse ha bocciato le misure anti-povertà del governo Meloni, ecco cosa hanno dichiarato e il disastro dell'Esecutivo.

Il peso del nostro debito pubblico rischia di aumentare. La previsione dell’Ocse pungola Palazzo Chigi: bisogna varare politiche per un duraturo aggiustamento di bilancio – si legge nell’ultimo rapporto sull’Italia – perché la crescita sta rallentando e c’è il rischio che il debito possa salire fino al 180 per cento del Pil nel 2040. In altre parole l’Ocse, nel suo rapporto sull’Italia, boccia le misure varate dal Governo dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza chiedendo di ampliare l’accesso all’Adi a coloro che hanno prospettive molto deboli sul mercato del lavoro. “L’inadeguatezza di questi strumenti è ormai chiara a tutti” dicono dal M5S.

La reazione del M5S

“Meloni & Co. hanno fatto dell’Italia il primo Paese UE privo di una misura universale di contrasto alla povertà, con susseguente taglio dei fondi per la lotta alla povertà per quasi 2 miliardi l’anno. Non a caso, a gennaio solo il 42% degli ex percettori del Rdc prenderà l’Adi o il Sfl. Pure il passaggio del report relativo alla necessità di introdurre un sistema di certificazione a livello nazionale per gli erogatori della formazione suona come una sonora bocciatura delle Regioni, 3/4 delle quali governate dal centrodestra, che dopo 5 anni non hanno ancora finalizzato il Piano di potenziamento dei centri per l’impiego approvato nel 2019 dal Conte I. Questo Governo è un disastro e pagare il conto sono i più deboli”. Questa la nota dei capigruppo del M5S nelle commissioni Lavoro di Camera e Senato Valentina Barzotti e Orfeo Mazzella.

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