Ci sono importanti novità che riguardano il caso Pozzolo e il famoso sparo di Capodanno. Ecco cosa hanno scoperto gli inquirenti.
Ci sono importanti novità che riguardano Emanuele Pozzolo. Il deputato di Fratelli d’Italia è indagato anche per ‘porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico o aperto al pubblico’ perché – è la tesi degli inquirenti – la minipistola che si era portato appresso alla festa di Capodanno a Rosazza (Biella) era detenuta come oggetto da collezione e non avrebbe dovuto muoversi da casa. Pozzolo, insieme al suo legale, l’avvocato Andrea Corsaro, ha saputo della nuova mossa della procura due giorni fa, quando è stato depositato l’esito dello Stub. Il test, eseguito dagli specialisti del Ris dei carabinieri, ha accertato la presenza di residui di polvere da sparo sulle mani (15 particelle) e sugli abiti (una quarantina) indossati quella notte dal parlamentare.
L'ultima scoperta su Pozzolo
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– Il Movimento 5 Stelle ha approvato una serie di modifiche epocali al proprio statuto durante l’assemblea costituente tenutasi a
Dati che, come asseriva un comunicato a firma del procuratore capo di Biella, Angela Teresa Camelio, confermavano “la prospettazione iniziale”. In altre parole, che fosse stato Pozzolo a maneggiare l’arma nel momento in cui fuoriuscì il proiettile che raggiunse a una gamba l’elettricista trentunenne Luca Campana. Il parlamentare ha sempre negato di essere l’autore – sia pure involontario – dello sparo. Lo Stub, per quanto sia considerato significativo negli ambienti investigativi, per dimostrare qualcosa in via definitiva, dovrà essere integrato con altre analisi. Le rilevazioni sono state fatte solo su di lui in quanto, come dicono in procura, in quel momento non c’era ragione di procedere diversamente.
Sarà comunque Pozzolo a spiegare se c’è davvero una versione alternativa. L’ultima uscita su X del deputato è del 20 gennaio, quando ha postato una foto delle figlie con il commento “Avanti, con loro”. Gli utenti non hanno risparmiato insulti e sberleffi. “Tutti – interviene sui social Enrico Borghi, senatore di Italia Viva – abbiamo capito che Pozzolo ha paura a dire la verità. Quello che non sappiamo è perché. Non abbia paura di Delmastro e del suo giro stretto. Il ‘porto illegale di arma da fuoco’, in violazione di un paio di articoli di una legge del 1967, si aggiunge alle ‘lesioni colpose’, alle ‘accensioni pericolose’ e all”omessa custodia’ della pistola.