Report torna su Santanchè, Ranucci non si ferma – IL VIDEO

Come la mafia a tre teste milanese sarebbe riuscita a proporre un aspirante parlamentare a Daniela Santanchè: la nuova inchiesta di Report.

Come la mafia a tre teste milanese sarebbe riuscita a proporre un aspirante parlamentare a Daniela Santanchè: la nuova inchiesta di Report. A Milano ‘ndrangheta, camorra e cosa nostra sarebbero federate in un unico consorzio mafioso. Esponenti apicali delle tre più importanti organizzazioni mafiose pianificano insieme affari e agganci con la politica. Un sistema criminale che negli ultimi anni è riuscito a infiltrare settori economici e finanziari strategici del territorio milanese.

La scoperta di Ranucci

Dalle indagini della Procura di Milano emergerebbe che il consorzio mafioso milanese avesse scelto il partito di Giorgia Meloni per provare a portare in Parlamento un proprio uomo. La scelta era ricaduta su un importante medico milanese, Ignazio Ceraulo, all’epoca direttore generale della clinica di Bollate Anni Azzurri del gruppo Kos, che fa parte dell’impero di Carlo De Benedetti.
Sulla carta Ceraulo aveva il profilo perfetto. Si era già candidato sindaco a Desio e aveva grosse ambizioni politiche. Per fare il salto di qualità si sarebbe rivolto a Giancarlo Vestiti, considerato dalla procura il luogotenente del clan camorristico dei Senese a Milano.

Per costruire il percorso politico di Ceraulo all’interno di Fratelli d’Italia, Giancarlo Vestiti porta il prestigioso medico dall’affermato avvocato milanese Mario Claudio Marino. Marino era tra i fondatori a Milano di “Noi Repubblicani”, la corrente di Daniela Santanché all’interno del partito della Meloni, partito per il quale, su nomina diretta della Ministra, ha gestito i rapporti con le forze dell’ordine. Marino ha raccontato alle telecamere di Report di aver contattato anche Daniela Santanchè per sponsorizzare Ceraulo, uomo presentatogli da Giancarlo Vestiti. Al riguardo Report ha chiesto spiegazioni alla ministra Santanchè: ecco cosa (non) ha risposto.

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