Ranucci non si ferma, lo riconosce anche la Rai. Ecco il post che spiazza tutti

Sigfrido Ranucci ha annunciato che Report ha realizzato il 9,2% di share domenica sera, con oltre 1,7 milioni di spettatori.

Anche l’ultima puntata di Report è stata un successone, in termini di ascolti. Ecco l’annuncio sui social da parte del conduttore Sigfrido Ranucci. “Report ieri sera ha realizzato un ottimo 9,2% con oltre 1,7 milioni di spettatori. Nel corso della puntata ha toccato punte del 10 % e sfiorato i 2 milioni. Report si conferma così primo programma di informazione dell’ intero Prime Time. Ottimo anche il risultato del Report Plus che con oltre 1,1 milioni si è confermato il primo programma più visto della seconda serata. Grazie al grande lavoro di Emanuele Bellano, Giorgio Mottola, Manuele Bonaccorsi e Luca Chianca. Report in replica sabato alle 17.20 circa su Rai3 e sempre consultabile su RaiPlay”.

Il riassunto della puntata di Report

L’inchiesta con cui si è aperta la puntata riguardava “La legge mancia lombarda“, un reportage realizzato da Luca Chianca in collaborazione con Alessia Marzi. Il fulcro su cui è stata costruita l’inchiesta è proprio il Piano Marshall lombardo, meglio conosciuto come “Piano Fontana”. Il programma ha visto la luce nel 2020 post pandemia Covid-19 e si poneva come scopo ultimo la ripresa economica della regione Lombardia dopo la diffusione del virus (molti ricorderanno i tristemente famosi camion militari di Bergamo). Furono investiti nei fondi per la regione 4 miliardi di euro per sanità, infrastrutture, viabilità, sviluppo sostenibile e digitalizzazione. Ecco, il piano Marshall lombardo oggi è conosciuto con il nome di ‘legge mancia’ perché 2 di questi 4 miliardi di euro sono stati destinati ai consiglieri regionali (per lo più della maggioranza di governo) che hanno adoperato questi fondi per “aiutare” comuni di residenza o vicino al proprio partito.

Spazio poi all’inchiesta di Manuele Bonaccorsi sul reato di esportazione illecita di opere d’arte, su cui indaga la procura di Imperia. Il principale sospettato è lui, Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura noto per la sua irreprensibilità e, soprattutto, per la sua pacatezza. L’opera era stata recuperata dai carabinieri dopo aver attraversato la frontiera senza valido permesso. L’ultima parte della trasmissione è stata dedicata all’inchiesta di Giorgio Mottola su Daniela Santanchè e la “Ki Group”. Infatti, quando l’agricoltura biologica non andava ancora di moda, verso la fine degli anni ’70, ci fu un gruppo di imprenditori che si prese la briga di fondare la “Ki group”, una società che si poneva come obiettivo quello di rivoluzionare le abitudini alimentari degli italiani.

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