Giuseppe Conte ha lanciato un messaggio inequivocabile al Partito democratico. Ecco cosa ha scritto nel suo ultimo post.
Giuseppe Conte ha lanciato un messaggio inequivocabile al Partito democratico. Ecco cosa ha scritto nel suo ultimo post. “No, caro Pd, il 7 febbraio noi non ci saremo. Se davvero si vuole lavorare con noi per costruire una seria alternativa di governo, di cui l’Italia ha dannatamente bisogno, dobbiamo mettere da parte l’ipocrisia su quelle che sono battaglie sicuramente giuste, come quelle su Rai e libertà di informazione. Abbiamo partecipato ai sit-in per la tutela del giornalismo d’inchiesta, a fianco di Report. Saremo sempre a fianco di chi nel nostro Paese difende la libertà di stampa. Ma non ci sembra risolutivo né credibile un sit-in lanciato da un Pd indignato, che chiama a raccolta le altre forze politiche e finge di non sapere quello che tutti sanno da anni, e cioè che la governance Rai è assoggettata al controllo del Governo oltreché della maggioranza di turno grazie alla riforma imposta dal Pd renziano nel 2015.
Il messaggio di Conte
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Ai partiti non serve un sit-in, basta impegnarsi seriamente nelle commissioni parlamentari per una riforma. Io stesso, a inizio legislatura, ho lanciato l’idea di lavorare, attraverso un ampio confronto in Stati generali, a una organica riforma della Rai, da attuare però nella prossima legislatura, indipendentemente da chi sarà il vincitore. Perché è, ad un tempo, furbo e illusorio imporre un cambiamento normativo al governo di turno, che delle norme attuali si sta avvantaggiando.
In Commissione di vigilanza la Presidente Floridia sta lavorando proprio a questo progetto, con Stati Generali da tenersi subito dopo le elezioni europee, al fine di promuovere un più ampio pluralismo e una maggiore qualità dell’informazione, rendendo la Rai sempre più digitalizzata e sostenibile, accrescendone la competitività rispetto alle ormai predominanti piattaforme digitali.
Questo non vuol dire che io non sia preoccupato: il duo Meloni-Fazzolari non sta dimostrando verso il mondo dell’informazione un’adeguata cultura democratica. Agiscono maldestramente, in maniera ruvida e arrogante, per esercitare influenza politica su quante più testate giornalistiche possibili e, quando non ci riescono, utilizzano armi non convenzionali persino contro noti siti di informazione. Chi davvero vuole cambiare le cose metta da parte l’ipocrisia e lavori ai tavoli istituzionali, dapprima agli Stati Generali e poi nelle commissioni parlamentari. Dimostri lì la voglia di cambiare. Questo vale per la Rai e per gli altri temi che si trascinano da anni e non vanno avanti perché ci mancano i numeri: legge sul conflitto di interessi, regolamentazione delle lobby, riforma della legge elettorale in senso proporzionale con reintroduzione delle preferenze, e così via.
Proviamo a cambiare le cose, per davvero. Solo così si batte Giorgia Meloni” si legge nel post di Conte.