Se in Europa passa il freedom act, la Rai sarà messa fuorilegge per la mancata imparzialità del servizio pubblico.
Se in Europa passa il freedom act, la Rai sarà messa fuorilegge per la mancata imparzialità del servizio pubblico. «La governance della Rai non è in linea con i principi del Media Freedom Act. È una questione che l’Italia deve affrontare, per capire come può avere un sistema di governance in linea con questa importante normativa europea». Lo ha detto il direttore generale dell’European Broadcasting Union, Noel Curran, in audizione in commissione di Vigilanza mercoledì 31 gennaio 2024. Curran ha anche parlato del contesto digitale, sottolineando che «una nuova legge nel settore digitale potrebbe portare più equità. L’accesso ai dati è un esempio importante: meno della metà dei servizi pubblici europei è in grado di verificare la portata delle proprie piattaforme. Non conoscono i numeri degli spettatori, che età hanno, cosa guardano. È difficile modificare un ambiente digitale senza conoscere questi dati».
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«I big tech hanno apportato innovazioni straordinarie, ma si muovono lentamente sulla trasparenza – ha proseguito -. Dobbiamo mantenere sotto pressione chi di dovere per far sì che la trasparenza venga garantita». «Stiamo vivendo in un’epoca in cui i media sono dominati da un numero sempre più esiguo di attori che espandono la loro portata, fino a diventare proprietari dei mezzi di distribuzione, concentrando così il loro potere – ha detto ancora Curran -. I media di servizio pubblico offrono un quadro normativo, con un insieme di programmi che sono destinati a un pubblico più ridotto. Dobbiamo investire sulla cultura, in ambito cinematografico, televisivo, sull’informazione e sullo sport gratuito. Deve essere preservata l’indipendenza dei servizi pubblici, con stabilità di finanziamenti. Non possiamo farcela più da soli, ma i media pubblici stanno cambiando, restano la fonte di informazione più affidabile e il rapporto con il pubblico non si è spezzato».