Nel suo ultimo dataroom, Milena Gabanelli ha svelato come il governo abbia mentito su quelle che sono le necessità delle persone non autosufficienti.
Milena Gabanelli ha fatto il punto sulle persone non autosufficienti in Italia, rivelando come il governo le stia penalizzando. Il 23 marzo 2023, 3,8 milioni di anziani, afflitti da difficoltà nel compiere attività quotidiane come alzarsi dal letto, lavarsi e mangiare, o addirittura necessitanti di assistenza continua, hanno applaudito insieme ai loro familiari l’approvazione della riforma sull’assistenza ai non autosufficienti, promossa dal governo Meloni. La proposta, avanzata dal viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci (FdI), è stata accolta dopo oltre 25 anni di attesa ed è stata realizzata sotto la pressione del Patto per la non autosufficienza, un consorzio di 60 associazioni del Terzo settore. Il 25 gennaio 2024, il Consiglio dei Ministri ha presentato il decreto attuativo, rappresentando il passaggio dalla teoria alla pratica nella vita quotidiana. Tuttavia, è necessario un fact-checking per analizzare le reali implicazioni della riforma, valutare ciò che è stato effettivamente implementato e individuare le eventuali lacune. Un’analisi approfondita rivela come una potenzialmente buona legge sia stata smontata.
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Nonostante l’ottimismo iniziale, l’incremento di un miliardo di euro stanziato dal governo Meloni non riesce a soddisfare i bisogni di 1,5 milioni di anziani. Di conseguenza, con i 2,72 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), verranno assistite a casa 806.970 persone in più, ma secondo le modalità precedenti. Questa situazione potrebbe limitare l’efficacia della nuova “Valutazione nazionale unica” se le richieste coinvolgono tre prestazioni non coordinate tra loro.
La riforma, inizialmente progettata per ridisegnare il sistema di assistenza agli anziani dopo oltre un quarto di secolo, avrebbe potuto essere realizzata gradualmente, costruendo prima l’architrave e finanziando successivamente i vari pilastri. Tuttavia, la scelta è stata quella di adottare una misura-slogan senza apportare cambiamenti fondamentali al sistema esistente. Di fatto, i non autosufficienti continuano a soffrire per la mancanza di fondi adeguati. I dati Eurostat indicano che in media in Italia si spendono 270 euro all’anno per una persona non autosufficiente, a fronte di una media dell’Unione Europea di 584 euro. Il decreto attuativo sarà sottoposto all’esame delle commissioni e dovrebbe essere approvato definitivamente nei primi dieci giorni di marzo. In conclusione, nonostante le intenzioni positive, la riforma sembra non affrontare in modo completo le sfide dell’assistenza ai non autosufficienti.