Durante un'ospitata in tv ad Accordi e disaccordi da Luca Sommi, Marco Travaglio ha attaccato Salvini per il Ponte sullo Stretto.
Durante una puntata di Accordi e disaccordi, Marco Travaglio ha parlato del Ponte sullo Stretto che vorrebbe costruire Matteo Salvini: “Il ponte ci è già costato più di un miliardo per inaugurare ogni tanto delle prime pietre. È solo un modo come un altro per continuare ad alimentare una macchina, che tutti sanno che non arriverà a destinazione, e che nel frattempo però continua a consumare benzina”. “È sempre la prima, anche se è la quindicesima volta che viene inaugurata questa pietra – ha spiegato il giornalista -. A che cosa serve il ponte? Allo stesso scopo per cui si continua a finanziare il Tav Torino-Lione, che si sa che non si farà mai, ma si continua a carotare, a fare dei tunnel esplorativi, a lanciare bandi, a commissionare progetti, a finanziare mangiatoie, clientele, engineering, progettistica, per distribuire un po’ di soldi sul territorio in cambio di voti”, ha concluso Travaglio.
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Tra l’altro proprio questa settimana il consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina spa ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo del ponte sullo Stretto, una delle opere più complesse e costose della storia italiana e di cui si discute da almeno 50 anni. Nell’ultimo anno il consorzio Eurolink, il gruppo di imprese che aveva vinto la gara d’appalto nel 2005, ha aggiornato il progetto definitivo del 2011 da cui l’attuale governo ha deciso di ripartire per iniziare i lavori dopo anni di attesa e incertezze.
Di fatto con il voto di questa settimana è stato approvato il progetto definitivo del ponte. Rispetto alla prima versione sono aumentati leggermente i costi e adesso ci sono più informazioni sugli espropri che dovranno essere fatti per lasciare spazio al ponte. Tuttavia la procedura per ottenere le autorizzazioni finali e aprire i cantieri è ancora lunga: presto inizierà la conferenza dei servizi tra tutti gli enti coinvolti, servirà fare la valutazione di impatto ambientale (VIA), andranno discussi gli espropri e infine preparato e approvato il progetto esecutivo. «Confermo che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire al traffico stradale e ferroviario il ponte nel 2032», ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.