Santanchè ridicolizzata sui social: ecco cosa ha pubblicato [VIDEO]

La Santanchè è stata blastata sui social dopo aver pubblicato un video in cui commentava la fila dei taxi a Roma.

«La coda per i taxi a Roma Termini: bel biglietto da visita per i turisti che arrivano nella Capitale!!». Così la ministra del Turismo, Daniela Santanchè in un post su `X´ dove, con un video, denuncia la mancanza di taxi a Roma e la lunga coda degli utenti alla stazione di Roma Termini. Ma il tweet ha scatenato l’ironia di molti utenti che replicano alla ministra: «Quando sarete al governo ci penserete voi a risolvere il problema». E ancora: «Fai parte dell’esecutivo che è contrario alle liberalizzazioni». Tra le repliche anche quello di Carlo Calenda via social: «Gli interessi particolari vincono quando manca nei cittadini la consapevolezza di essere ‘lo Stato’. Taxi, balneari etc prevalgono perché i politici sanno che nessun cittadino li voterà perché hanno liberalizzato un settore, mentre le categorie interessate dalle liberalizzazioni voteranno chi gli assicura il mantenimento delle rendite di posizione». Secondo Calenda «a tutto ciò si aggiunge secondo il principio ‘oltre il danno la beffa’ il ministro del Turismo che blocca l’aumento delle licenze ma si lamenta delle file per i taxi. Ma questo è solo parte del teatro dell’assurdo», ha concluso.

Il commento sui social

In pochi minuti il social è esploso e la denuncia si è rivelata un boomerang, con 2mila commenti in poche ore. E non c’è da stupirsi dato che l’autrice del post era Daniela Santanchè, ministra del Turismo che su queste vicende dovrebbe avere voce in capitolo. «Quando finalmente andrete al governo risolverete la situazione», ha ironizzato Luigi Marattin (Italia viva). «Il suo governo, il suo ministero e il suo partito non ne sanno niente», ha scritto Selvaggia Lucarelli.

Il governo di cui Santanchè è parte ha fatto poco per risolvere il problema: considera con molta comprensione l’indole corporativa dei tassisti e nel suo primo anno di vita ha esitato a concedere nuove licenze. A ottobre ha varato il decreto legge Asset, che puntava a «snellire e accelerare le procedure per ottenere più licenze e aumentare il numero di taxi». Ma solo sulla carta e senza tentare una vera liberalizzazione. La misura ha scontentato tutti, con i sindaci pronti a lamentare un taglio dei fondi per la gestione del servizio.

Sempre via social è arrivata la replica della ministra al leader di Azione: «È sempre bene informarsi @carlocalenda prima di parlare, il governo è intervenuto con il decreto Asset che consente il 20% di licenze in più. Sono alcuni sindaci che non hanno ancora fatto la loro parte, e a Roma non mi sembra governi il centrodestra…»

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