Pierluigi Bersani ha partecipato a Otto e mezzo in collegamento, dove ha rifilato una sonora frecciatina alla Meloni.
Pierluigi Bersani ha partecipato a Otto e mezzo in collegamento, dove ha rifilato una sonora frecciatina alla Meloni. Riflettori accesi sulle elezioni regionali in Sardegna. Se ne parla anche durante la puntata di Otto e mezzo in onda il 21 febbraio su La7. Ospite in studio è stato Pier Luigi Bersani che punta il dito contro le battute del premier Meloni sulla candidata della sinistra in Sardegna, Alessandra Todde. Perfino Lilli Gruber resta spiazzata. “Se lei ha fatto politica tutta la vita io mi inchino e le dico io ho pettinato le bambole tutta la vita. Hanno fatto tutto loro, sono eroine, eroi, vittime e tutto quanto il resto. Hanno fatto tutto loro. Gli altri sono tutti dei debosciati e va bene così. Avanti, o popolo”.
"L'antifascismo non sono noccioline"
Beccati! Arriva l’incontro shock tra Schlein e Draghi. Ecco cosa è successo – LA NOTIZIA SHOCK
L’incontro tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e l’ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rappresenta una mossa che
Pier Luigi Bersani attacca: “Che la Meloni ironizzi sulla Todde mi fa abbastanza sorridere. Sta parlando di una giovane che parla cinque lingue (una di queste il sardo, ha lavorato in otto Paesi e che ha un programma che basta leggere. E dall’antifascismo derivano dei fatti. La Costituzione è antifascista non solo nel senso che impedisce la ricostruzione del partito fascista. Antifascista è l’Articolo 3 sull’uguaglianza, dove parla di diritto alla salute universalistico, di progressività fiscale, di disciplina e onore nelle funzioni pubbliche. L’antifascismo non sono noccioline”.
Bersani aveva anche commentato le parole di Salvini sul caso Navalny e ha attaccato il governo Meloni, durante un’altra ospitata a Tagadà. “C’è tutta l’opinione democratica del mondo che accusa Putin della drammatica vicenda di vita e di morte di Navalny e qui in Italia abbiamo un vicepresidente del Consiglio che, non da oggi, è innamorato di quelle autocrazie lì. Tutte, anche con diverse sfumature, che sia Putin, Orban o Trump. A Salvini piacciono quelle cose lì, non è una novità“. Così a Tagadà (La7) Pier Luigi Bersani, in collegamento da Orosei, dove è impegnato per la campagna elettorale di Alessandra Todde, la candidata del centrosinistra nelle elezioni regionali in Sardegna, si pronuncia sulle parole di Matteo Salvini circa il caso Navalny. E aggiunge: “Abbiamo due vicepresidenti del Consiglio, Salvini e Tajani, che hanno una distanza abissale su un punto delicato come questo, cioè i rapporti internazionali e le prospettive della democrazia. Poi c’è la Meloni in mezzo. E questo non viene ritenuto un problema. A questa destra delle questioni di principio non può fregarle di meno“.