Scontri durante il corteo pro-Palestina a Pisa: Meloni cosa fa? Italia divisa [VIDEO]

Ci sono stati violenti scontri tra manifestanti e Polizia a Pisa durante un corteo pro-Palestina. Cosa farà il governo Meloni davanti a questi fatti?

A Pisa, durante un corteo studentesco a sostegno della Palestina, si sono verificati scontri e tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. La polizia ha caricato gli studenti che tentavano di raggiungere piazza dei Cavalieri, schierandosi a protezione degli accessi alla piazza e impedendo il passaggio ai manifestanti. Secondo quanto riportato dalle maggiori testate nazionali, il corteo, inizialmente pacifico, è stato bloccato in via San Frediano e successivamente è stato oggetto di ripetuti interventi da parte degli agenti in tenuta antisommossa. Questi interventi hanno portato a diversi feriti, alcuni dei quali sono stati trasportati in ambulanza. Alcuni manifestanti sono stati fermati e si chiede il loro immediato rilascio.

Conte: "Non può essere questa la risposta!"

Il candidato sindaco alle amministrative del 2023, Ciccio Auletta, ha denunciato su Facebook l’escalation di violenza durante il corteo, condividendo alcuni video dell’incidente. Auletta ha esortato il questore a rispondere personalmente di questi gravi fatti, criticando l’uso di reparti fuori controllo e definendo la situazione come “un quartiere militarizzato”. Ha anche espresso la speranza che il questore venga rimosso dalla sua posizione a Pisa.

L’episodio di oggi è solo l’ultimo in un contesto più ampio di repressione e censura contro le manifestazioni di protesta per fermare il genocidio in atto contro il popolo palestinese. La situazione rimane tesa mentre le autorità locali e gli attivisti continuano a confrontarsi sulle dinamiche e sulle responsabilità degli eventi di oggi.

Ecco la reazione di Giuseppe Conte del M5S: “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”.

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