Nella prima puntata della nuova stagione del suo show, Maurizio Crozza ha commentato la notizia di Fedez nullatenente. Ecco il video.
Nella prima puntata della nuova stagione del suo show, Maurizio Crozza ha commentato la notizia di Fedez nullatenente. Sentite Crozza: “Secondo me Fedez non dovrebbe uscirsene con queste frasi, ‘sono nullatenente’. Ora in questi giorni stanno parlando solo della sua presunta separazione con la Ferragni, personalmente mi interessa come farmi il trapianto dei capelli: no, è evidente che non me ne è mai importato una beata sega, altrimenti oggi sarei come Antonio Conte. Però se togli al povero nullatenente una casa, un’automobile, una proprietà, e lo vedi andare in giro a fare beneficenza ai poveri in Lamborghini… Lui dice che non era sua, era della sua società. Anche quando si faceva i video. Può avere tutte le società che vuole, ci mancherebbe, è tutto legale, lo ripeto, ci tengo a dirlo. Io non ce l’ho con Fedez, io ce l’ho un po’ con la legge italiana, che favorisce chi ha una società e non il cittadino. Con una società ti scarichi tutto, infatti mi domando ma perché in questo paese i nullatenenti hanno le società e i poco tenenti hanno il 7:30?” si chiede Crozza nel suo monologo.
L'1% di italiani ricchi paga meno tasse del resto dei contribuenti
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Un recente studio condotto da esperti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Milano Bicocca, pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica “Journal of the European Economic Association”, ha portato alla luce un quadro sorprendente sul sistema fiscale italiano. Secondo i risultati emersi dalla ricerca, l’1% degli italiani più benestanti paga, in proporzione, una percentuale significativamente inferiore di tasse rispetto al restante 99% dei contribuenti. Questa analisi ha evidenziato una tendenza inquietante: il sistema fiscale, sebbene concepito per essere progressivo, mostra segni di regressione per il 5% degli individui più abbienti. Questo segmento della popolazione gode di un’aliquota effettiva inferiore a quella del 95% dei contribuenti.
Inoltre, gli esperti hanno identificato notevoli disparità nella distribuzione fiscale in base alla fonte principale di reddito. I lavoratori dipendenti risultano essere i più gravati dalle tasse, seguiti da lavoratori autonomi, pensionati e individui che percepiscono redditi da investimenti finanziari e locazioni immobiliari. Un dato particolarmente preoccupante è emerso dall’analisi del periodo compreso tra il 2004 e il 2015: mentre il reddito nazionale reale subiva una riduzione del 15%, il 50% più svantaggiato della popolazione italiana subiva una perdita ancor più significativa, con un calo del reddito del 30%.
È importante sottolineare che il 50% della popolazione meno abbiente è composto principalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni, i quali hanno subito una perdita del reddito del 42% durante lo stesso periodo preso in esame. Questi risultati evidenziano la necessità di rivedere e riformare il sistema fiscale italiano al fine di garantire una maggiore equità e giustizia sociale nella distribuzione del carico fiscale e nella protezione dei segmenti più vulnerabili della società.