Elezioni Sardegna, scontro Giannini-Bocchino da Gruber [IL VIDEO]

Feroce botta e risposta in diretta da Lilli Gruber tra Massimo Giannini e Italo Bocchino sull'esito delle regionali in Sardegna.

Torniamo a parlare di Italo Bocchino. Una settimana fa a Otto e mezzo (La7) aveva ipotizzato la sconfitta di Alessandra Todde alle regionali in Sardegna, facendo le pulci alla coalizione formata dal M5S, Pd e da Avs (“L‘unica frana che vedo è quella del centrosinistra. Io credo che siano quasi inesistenti per il centrosinistra le possibilità di vincere le elezioni”, disse).
Dopo 7 giorni, il direttore editoriale del Secolo d’Italia Italo Bocchino, sempre nella stessa trasmissione, è stato costretto a rimangiarsi la sua profezia, ma non ha ammesso la sconfitta del centrodestra, avventurandosi in un incredibile arrampicata sugli specchi dando la colpa al candidato imposto da Giorgia Meloni, Paolo Truzzu: “Non c’è stata nessuna sconfitta del centrodestra, le liste sono arrivate al 49&, quindi il centrodestra, anzi, ha vinto le elezioni in Sardegna. Non ha il presidente della Regione perché il candidato non è riuscito ad accogliere tutto il consenso del centrodestra e perché c’è stata soprattutto una frattura tra lui e l’elettorato della città che governa”.
“Ma chi l’ha scelto?”, gli ha chiesto provocatoriamente Lilli Gruber.

Il video

Bocchino tenta di riprendersi, nonostante la scorsa settimana lo avesse ammesso in tutta serenità: “Una sconfitta del centrodestra in Sardegna sarebbe una sconfitta per tutta la coalizione e per Giorgia Meloni”. Stavolta l’ex parlamentare del Pdl, benché incalzato da Gruber e dall’editorialista di Repubblica Massimo Giannini, non riconosce l’errore commesso dalla leader di Fratelli d’Italia e, come Fonzie in difficoltà quando deve dire ‘Ho sbagliato’, risponde: “È facile dopo dire che Meloni ha sbagliato la sua scelta, non sappiamo il risultato di altre scelte alternative. Il tema è un altro, sia chiaro: il centrodestra ha vinto le elezioni in Sardegna, ma il candidato non si è rivelato capace di aggregare tutto l’elettorato del centrodestra” conclude.

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