C'è stato un acceso botta e risposta durante la puntata di Di Martedì fra Alessandro Di Battista e Italo Bocchino.
C’è stato un acceso botta e risposta durante la puntata di Di Martedì fra Alessandro Di Battista e Italo Bocchino. Sentite Di Battista: “Berlusconi aveva tanti difetti, ma era simpatico e non era arrogante. La Meloni io pensavo non fosse arrogante, lo sta diventando, complice anche il modo con la quale viene trattata o viene difesa e come viene trattata da una parte del sistema mediatico, lo stesso identico modo con il quale viene trattato Matteo Renzi. In questo senso ho visto Renzi dopo le Europee con il 40% trasformarsi in un arrogantello che non potendo vantare determinati risultati politici faceva il simpatico. In Sardegna ha votato 51,9% degli aventi diritto: quando voterà meno del 50% la democrazia neanche potrà illudersi di mostrarsi come sistema migliore possibile” spiega Di Battista.
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Beccati! Arriva l’incontro shock tra Schlein e Draghi. Ecco cosa è successo – LA NOTIZIA SHOCK
L’incontro tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e l’ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rappresenta una mossa che
Bocchino prova a interromperlo: “Dunque una minoranza elegge il presidente!” Ma Dibba lo stoppa subito: “Non sto dicendo questo! Oggi pomeriggio, questo è interessante, qui si menziona Salvini, si critica anche Salvini perché evidente che ha detto tutto e il contrario di tutto e non ha più alcuna credibilità e poi qua si parla di difesa della democrazia. Salvini, scusa il termine, non se lo ca*a più nessuno al di fuori di determinati studi televisivi, non ha più alcuna credibilità, perché non può portare alcun risultato di governo in questo anno e mezzo, perché non ha fatto niente questo governo fuffa. Alla fine vedrete che anche le prossime elezioni europee il livello di astensionismo sarà clamoroso”.
Interviene Bocchino: “Allora le regionali in Sardegna parlano chiaro, c’è un forte astensionismo che riguarda tutte le nazioni e tutte le democrazie occidentali, quindi non è che possiamo caricare sulla Meloni questo astensionismo. Dopodiché dal punto di vista politico le elezioni le ha vinte il centrodestra prendendo sei punti più del campo largo. Dal punto di vista amministrativo le ha vinte la Todde, quindi punto di vista amministrativo il cruccio è sicuramente che le ha perse Truzzu, perché ha perso nella società a Cagliari e gli unici che non hanno fatto niente finora sono quelli del campo largo” conclude.