Alessandro Di Battista è stato ospite da Floris a Di Martedì, dove ha parlato del presidente americano Joe Biden con una frecciatina a Giorgia Meloni.
Alessandro Di Battista è stato ospite da Floris a Di Martedì, dove sfotte Joe Biden: “È più lucido il quadro di Lincoln”. E poi si scaglia contro Meloni: “Tace sulla Palestina e avalla le porcherie di Biden sull’Ucraina”. Con la sua consueta franchezza, Di Battista ha analizzato gli avvenimenti di attualità che alimentano il dibattito nel nostro Paese, senza risparmiare giudizi critici sulle posizioni del centrodestra. Uno degli argomenti principali affrontati da Di Battista è stato il risultato delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, un evento che ha scatenato l’entusiasmo dei sostenitori del centrodestra, guidato da Giorgia Meloni. Tuttavia, l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle ha voluto mettere in discussione la narrazione secondo cui l’Italia sarebbe pienamente alle spalle di Meloni.
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Di Battista ha sostenuto la sua posizione presentando alcuni dati che, a suo dire, smentiscono l’idea di un ampio consenso verso l’attuale presidente del Consiglio. Ha fatto notare che Fratelli d’Italia ha ottenuto il 25% dei voti, e ha evidenziato che l’affluenza alle urne si è attestata solo al 63%, sottolineando quindi una partecipazione non eccezionale. “In realtà, la Meloni è stata votata alle ultime elezioni politiche solo dal 25% degli italiani, e ha ricevuto il voto solo dal 63% degli aventi diritto. Quindi, l’affermazione che il Paese sia solidamente con la Meloni è falsa numericamente”, ha dichiarato Di Battista.
La sua critica si estende anche alla performance del centrodestra nelle elezioni regionali in Sardegna, con un maggiore sostegno per la candidata Alessandra Todde rispetto al suo avversario Paolo Truzzu. In conclusione, Di Battista ha messo in dubbio l’interpretazione del centrodestra riguardo alla propria affermazione politica, suggerendo che la bassa affluenza alle urne potrebbe indicare una diffusa delusione tra gli elettori, incluso un numero significativo di ex sostenitori del Movimento 5 Stelle.