Il giornalista Luca Sommi dice la sua sull’arresto del boss Messina Denaro. Ecco cosa ha rivelato

Luca Sommi ieri ospite a “L’aria che Tira” su canale 7 commenta l’arresto del boss latitante Messina Denaro.

Nel corso dell’intervista dichiara: “Beh naturalmente quando si dice che si arresta l’ultimo boss diventa automaticamente il penultimo primo perché c’è sempre un luogotenente secondo perché si era inodore di arresto probabilmente il ministro Piantedosi alcuni giorni fa auspicava nelle sue parole c’era una sensazione di essere vicini a questo resto ricorda il suo predecessore Nicola Mancino quando nel 93 alcuni giorni prima dell’arresto di Totò Riina diciamo auspicava con la stessa volontà la stessa fermezza questa cosa, se poi mi chiedi che ti sei in 30 anni un uomo senza cambiare i connotati può rimanere latitante sul territorio senza essere beccato io dico di no non c’è soltanto la convivenza di della borghesia come dice il procuratore ma ci deve essere una convivenza anche dall’alto perché altrimenti non si può essere latitanti per 30 anni del territorio Nazionale. Sì naturalmente può rimanere solo una congettura al momento questa mia affermazione però è davvero difficile sospettare non sospettare questa cosa e poi la coincidenza è stato arrestato a 30 anni un giorno dall’arresto di Totò Riina anche questa è abbastanza singolare diciamo però che tutto ciò deve essere comprovato saranno fondamentali i prossimi giorni quando e se il boss deciderà di parlare io credo di no e anche della perquisizione del suo corpo appunto potrebbero venire fuori quelle armi di ricatto che aveva in mano che era editato da Reina da Provenzano i prossimi giorni saranno fondamentali per capire tutto questo la cosa vera è che lo stato non deve abbassare la guardia e in questo momento perché ripeto l’ultimo boss è sempre penultimo”.

Commenta poi la posizione del Ministro della Giustizia Carlo Nordio: “soprattutto questo arresto contraddice il Ministro della Giustizia Carlo Nordio che diceva che mafiosi non pagano al telefono evidentemente non lo ascoltavano hanno parlato al telefono e la rete d’interpretazione per me sulla destra decisiva lei prima non devo essere io a sapere Matteo Messina Denaro non deve far neanche dei posti però farne anche l’ipotesi perché l’ipotesi fanno sussurrate concrete non sto discorso”.

“La storia è sempre stata che quando si arresta l’ultimo boss che viene definito l’ultimo Padrino alla fine si scopre sempre che è il penultimo perché ne sbuca un altro adesso io non so chi sarà il luogotenente di Matteo Messina Denaro però auspico pericoloso” conclude.

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