Marco Travaglio ha partecipato ad Accordi e disaccordi, ma per il candidato del centrodestra in Abruzzo avrebbe violato il silenzio.
È scontro tra il candidato della destra in Abruzzo, Marco Marsilio, e il direttore del Fatto quotidiano, Marco Travaglio, dopo la puntata di «Accordi & Disaccordi» di ieri sera. Per l’attuale governatore dell’Abruzzo, si è trattato di una «clamorosa e vergognosa violazione del silenzio elettorale». Marsilio accusa Travaglio di aver tenuto un «comizio condito di calunnie, seguito a ruota dal giornalista Andrea Scanzi». Poi attacca: «In particolare Travaglio, noto diffamatore seriale più volte condannato per questo reato, mi ha calunniato descrivendomi, insieme a mia moglie, come indagato e condannato in primo grado per un reato che non ho mai commesso e per il quale non sono mai stato né indagato né tantomeno condannato». Ricordiamo che si vota in Abruzzo fino alle 23 di oggi. Marsilio aggiunge che «non si era mai assistito a una cosa del genere in occasione di una tornata elettorale». E annuncia di aver «dato mandato al mio legale per tutelare me e la mia consorte in sede sia penale sia civile (oltre che segnalare all’Agcom la violazione del silenzio elettorale). Solo pochi giorni fa avevo smentito questa notizia falsa e diffamatoria già pubblicata dal quotidiano ‘la Notizia’ e diffusa da giorni sui social, ma evidentemente per Travaglio ha più valore il clamore mediatico che il rispetto della verità e della dignità delle persone».
Cosa ha detto Travaglio da Sommi
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
“Dossieraggio su governo, M5S e Renzi. Zero sul Pd. Questo è strambo”. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda sabato sera su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi, ha commentato l’inchiesta della Procura di Perugia sul presunto dossieraggio a danni di centinaia di politici e personaggi pubblici. “La procura di Perugia accusa tre giornalisti di Domani di aver chiesto all’ufficiale e finanziere che lavora alla Procura nazionale antimafia Pasquale Striano segnalazioni di operazioni sospette che arrivano dalle banche e dalle finanziarie. Se questo fosse avvenuto io non mi scandalizzerei per i giornalisti, perché il nostro compito è quello di cercare di violare i segreti. Compito dello Stato è di proteggerli. Certamente non li dobbiamo proteggere noi – ha aggiunto il direttore de il Fatto Quotidiano – Se invece la domanda dei giornalisti fosse stata di trovare qualcosa su Tizio, allora lì avrei delle perplessità, nel senso che o diventiamo l’Unione Sovietica o uno Stato etico con uno screening su tutti.
Allora tu mi passi notizie su tutti i parlamentari, tutti i ministri, tutti i sottosegretari e quindi non ce n’è per nessuno. Oppure se sono io a scegliere – trovami qualcosa su Tizio, Caio e Sempronio, mentre su quelli che mi stanno simpatici non voglio sapere niente – a questo punto non sono più un giornalista, sono un killer“. Travaglio ha messo l’accento su un aspetto di questa inchiesta, ovvero l’assenza di nomi legati al Partito democratico nella lista: “Emerge che l’attenzione e la curiosità dei giornalisti e del finanziere erano concentrati su Conte e la sua famiglia, sul mondo 5 stelle in generale. Molta destra, Renzi e il suo entourage. Zero Pd. Ecco, questo è strambo. Perché se il Pd non fosse mai stato coinvolto in scandali, uno potrebbe anche dire che non hanno voluto approfondire perché non c’era materiale. Ma dato che gli esponenti del Pd nazionale e locale che sono coinvolti in scandali, in processi e anche in condanne ce ne sono tantissimi, è bizzarro”, ha concluso il giornalista.
L'affluenza in Abruzzo alle 12
Intanto l’Ansa fa sapere che è aumentata di oltre il 2% rispetto al 2019 l’affluenza alle urne in Abruzzo per le elezioni regionali. Alle precedenti consultazioni alle ore 12 era di 13,33%, oggi è del 15,80%, calcolata sulla base di 1.415 sezioni sulle complessive 1.634. Nel dettaglio, alle 12.40 (fonte Eligendo), in provincia di Chieti (calcolata in 437 sezioni su 460) l’affluenza è di 14,82% (nel 2019 alla stessa ora era del 13,08 in tutte le sezioni); all’Aquila (400 sezioni su 405) è del 16,72% (rispetto al 12,96); a Pescara (tutte le sezioni) è del 16,13% (era del 14,13); a Teramo (tutte le 373 sezioni) è del 16,19 (nel 2019 del 13,46).