Durante l'ultima puntata di Accordi e disaccordi, Marco Travaglio ha commentato la sceneggiata della Meloni in Parlamento.
Durante l’ultima puntata di Accordi e disaccordi, Marco Travaglio ha commentato la sceneggiata della Meloni in Parlamento. “Mi ha preoccupato quella sceneggiata da Bagaglino, la pantomima da Bagaglino mentre in quella sede, il parlamento della Repubblica italiana, si stava decidendo quale atteggiamento e posizione avrebbe dovuto assumere il nostro paese, il nostro governo e il governo di tutti, a un consiglio europeo che doveva decidere il nostro futuro di guerra o di pace. Cioè, era un momento che richiedeva una postura all’altezza della drammaticità del momento e invece è finita a pulcinellate, a tarallucci e vino. Credo che se non era studiata, certamente chi conosce la Meloni sa benissimo quali sono le facce che fa comunemente, perché ha tanti difetti ma non è antipatica, è simpatica.
Cosa era successo alla Camera
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Quindi fare la pagliaccia e fare le battute le piace, il problema è che non riesce mai a calarsi nel ruolo istituzionale e quindi è sempre fuori fuoco. Tanto più in un momento drammatico come questo, dove si decide di un futuro a tinte fosche, se non si cambia indirizzo. E lei finisce con la giacca sulla testa, con le faccine. Tornata dal consiglio europeo ha detto ‘ma io non ho trovato nessuna differenza delle altre volte’. Eccerto: le altre volte decidevano delle dimensioni delle zucchine, stavolta devono decidere sugli euro Bond da 100 miliardi all’anno per comprare armi per fare una guerra, se lei non ha notato la differenza capisco perché fa le faccine, ma mi preoccupo perché allora è il presidente del consiglio che non si rende conto del momento che stiamo vivendo e del ruolo che potrebbe giocare l’Italia” conclude Travaglio nella sua analisi.
Ma ricordiamo cosa era successo settimana scorsa in Parlamento. La presidente del consiglio Giorgia Meloni aveva risposto scherzosamente coprendosi il volto con la giacca all’affermazione del deputato di Avs Bonelli che le chiedeva di non guardarlo in modo «inquietante». «Pensiamo che lei debba delle scuse alla CGIL e all’Unione degli Studenti Universitari Italiani, perché la sua affermazione di dire che queste due realtà così importanti hanno lavorato contro l’Italia è falsa», ha dichiarato il deputato. «Non mi guardi con quello sguardo così inquietante – aveva aggiunto – sbagliare capita».