Ospite da Nicola Porro, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto che l'Italia non sarebbe preparata ad un conflitto.
Ospite da Nicola Porro, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto che l’Italia non sarebbe preparata ad un conflitto. Crosetto non usa mezzi termini nemmeno riguardo alle parole dell’ex Presidente del Consiglio Conte sul posizionamento internazionale dell’Italia. Prima dice che l’Italia non è pronta ad un conflitto e poi se la prende con Conte, che però non c’entra nulla dato che al governo adesso ci sono lui e la Meloni. Crosetto solleva preoccupazioni sullo stato delle forze armate italiane, sottolineando che il Paese spende troppo poco in questo settore e non sarebbe pronto a difendersi in caso di attacco simile a quello subito dall’Ucraina. Durante la sua partecipazione a Quarta Repubblica, Crosetto ha evidenziato che il terrorismo è un fenomeno endemico che richiede un impegno costante da parte delle forze armate e di polizia, nonostante l’attenzione globale possa essere distolta da altri conflitti come quello in corso in Ucraina.
"Italia non pronta alla guerra"
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In vista della Pasqua, il Viminale ha confermato l’allerta, con particolare attenzione su Roma e obiettivi sensibili legati a Israele, considerando come si va evolvendo il conflitto a Gaza. Crosetto ha mostrato sorpresa per le manifestazioni pacifiste pro-Gaza che non hanno tenuto conto del conflitto in Ucraina e ha criticato il doppiopesismo nel trattare le due situazioni.
Il Ministro ha preso di mira Conte per il suo discorso in parlamento riguardo alla posizione italiana sul conflitto ucraino, definendo le sue parole come dannose per il Paese (ce ne fossero di Conte, aggiungeremmo noi). Crosetto ha ribadito che non ci sono soldati italiani a Kiev e che l’Italia non intende entrare in guerra con la Russia, ma ha sottolineato la necessità di favorire la pace e ha criticato l’inerzia nel richiedere una tregua diretta alla Russia. Infine, ha avvertito sul pericolo di voltarsi dall’altra parte di fronte a situazioni di conflitto, definendo tale atteggiamento vigliacco e pericoloso per il principio stesso di inviolabilità dei confini nazionali.
Uno di quelli che ha criticato le parole di Crosetto è stato Massimo Cacciari: “Con queste tragedie i discorsi di Crosetto sono imbarazzanti”, così il filosofo ha commentato le parole del ministro della difesa che aveva espresso perplessità sulla capacità militare nazionale. “Dovremmo spenderà metà del PIL italiano per fronteggiare un attacco russo”, ha commentato Cacciari in collegamento a Tagadà.