Volano stracci a Di Martedì: “Sei un cretino!” [IL VIDEO]

C'è stato un acceso botta e risposta in diretta tv a Di Martedì tra Furfaro e Bocchino, sono perfino volate parole grosse.

Bagarre a Dimartedì (La7) tra il deputato del Pd Marco Furfaro e il direttore editoriale del Secolo d’Italia Italo Bocchino sul caso Santanchè e sulle ultime vicende dei dem a Bari. Bocchino sostiene che gli episodi di malaffare riguardano tutti i partiti e accusa la segretaria del Pd Elly Schlein di non avere “le spalle larghe” per far fuori “i cacicchi”, di cui è “ostaggio”.
Furfaro ribatte: “La sua sfortuna è che lei è incappato in tanti procedimenti giudiziari ma sì è mai dimesso quando è stato indagato?”.

“Sono sempre stato assolto e mi è stato chiesto pure scusa – replica l’ex parlamentare del Pdl – Hai fatto un attacco personale vergognoso, ti devi vergognare. Sono stato indagato nel 2017 e non ho incarichi politici dal 2013, quindi non mi sono dimesso perché non avevo cariche. Lei ha fatto un gravissimo errore”.
“Nel 2017? È sicuro? – chiede ridendo il deputato dem – Non è che si ricorda male?”.
Bocchino ribadisce: “Io sono stato prosciolto per alcuni reati e assolto per altri. E mi è stato chiesto scusa“.

Il video del confronto

Furfaro ricorda a Bocchino che nel 2009, anno in cui era deputato di An e vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera, fu indagato nell’ambito dell’inchiesta Global Service riguardante l’imprenditore Alfredo Romeo: “Lei ha inventato un mare di cose, lei nel 2009 è stato indagato ed era parlamentare. E non si è dimesso“.
La reazione di Bocchino è piccata. “Ma questo è un cretino vero”, afferma rivolgendosi al conduttore Giovanni Floris, che conferma le parole di Furfaro.
L’ex parlamentare continua a insultare Furfaro, mentre il deputato dem fa il suo intervento: “Hai dei limiti oggettivi, un’intelligenza ridotta e claudicante”. E quando arriva il suo turno, senza confermare o smentire le parole del suo interlocutore, rincara: “Rispondere a Furfaro è inutile, è una perdita di tempo prezioso, perché non è in condizioni di comprendere che cosa sia un dibattito politico. Tutte le questioni giudiziarie che mi hanno riguardato sono finite con le scuse“.
Furfaro ride e replica: “Tu hai detto che un politico indagato si deve dimettere e tu non lo hai fatto. Ma perché non ammetti che hai sbagliato?”.
Bocchino rilancia: “Furfaro è la dimostrazione della decadenza della sinistra italiana, che è stata una cosa importante. Quando facevo politica io, c’erano persone come Guerini e Franceschini“.
“Sono tutti vivi, eh”, ironizza Floris.

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