La Rai sarà il megafono del governo in vista delle prossime elezioni europee, l'allarme del sindacato Usigrai.
La Rai sarà il megafono del governo in vista delle prossime elezioni europee, l’allarme del sindacato dei giornalisti Rai. Ecco il comunicato: Il testo del comunicato del sindacato Usigrai: “La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza #contraddittorio. Non solo, #Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla. Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c’è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode) verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un’informazione indipendente, equilibrata e plurale”.
Cosa è successo
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Nella serata di questa sera, durante la trasmissione Dritto e Rovescio condotta da Paolo Del Debbio su Rete 4, si
In soldoni, i membri del governo potranno stare di più in tv per la campagna elettorale. L’emendamento di maggioranza sull’informazione governativa – a firma di Francesco Filini (Fratelli d’Italia), Giorgio Maria Bergesio (Lega) e Maurizio Lupi (Noi Moderati) – approvato in serata in Vigilanza Rai sostiene che per “i programmi di approfondimento informativo” il principio di par condicio – cioè quel criterio che nei media viene utilizzato per consentire a tutte le parti politiche un’adeguata ed equa visibilità – “faccia in ogni caso salvo il principio e la necessità di garantire ai cittadini il diritto a una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative”. Con questa linea, secondo l’opposizione, si garantirebbe maggiore spazio agli esponenti del governo di centrodestra, limitando quello per le forze di opposizione. In particolare secondo Angelo Bonelli, dell’Alleanza Verdi e Sinistra, con questa delibera il centrodestra “sancisce l’occupazione del governo e della stessa maggioranza degli spazi televisivi Rai”. Per gli esponenti del Movimento Cinque Stelle in commissione, invece, la maggioranza “stravolge la delibera azzoppando i presidi della par condicio”.