Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, il super boss mafioso latitante, arrestato lo scorso 16 gennaio è polemica sulla riforma inerente le intercettazioni mafiose.
Le intercettazioni telefoniche e ambientali sono lo strumento perfetto per le indagini di qualunque tipo; vero anche il collegamento tra gli ascolti legali su materie e in ambiti diversi dalla diretta area mafiosa, che però portano a risultati nello smantellamento della criminalità organizzata.
La proposta del ministro della Giustizia Carlo Nordio è di limitare quello che definisce “l’abuso” di questi mezzi di ricerca della prova, senza stravolgerne l’impostazione, specialmente per i reati più gravi.
Sono passati diversi giorni ma le voci di tensioni continuano a circolare. E così, una nota della presidenza del Consiglio interviene per calmare le acque: “nessuno sta cercando di allontanare Nordio per la sua posizione sulle intercettazioni. Spiace deludere, ma il clima nel Cdm è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con Palazzo Chigi”. Nello specifico, il presidente Meloni ribadisce la sua piena fiducia nel Guardasigilli, che ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani”, si legge nel comunicato. Fratelli d’Italia unito e compatto fa quadrato e difende il Guardasigilli: “Nordio è un ministro di altissimo valore, fortemente voluto alla guida del suo dicastero da Fratelli d’Italia che lo ha eletto tra le proprie fila per realizzare il programma elettorale scelto dagli elettori”, mette in chiaro Carolina Varchi, capogruppo di FdI in commissione Giustizia alla Camera. Della stessa idea è Matteo salvini: “no scontro politica-giudici” e il Cavaliere Silvio Berlusconi: “Questa è una buona notizia per il Paese, per il governo, per tutti gli italiani, di tutte le parti politiche”.
Come afferma la giornalista Lilli Gruber a rappresentare, invece, l’opposizione è ancora una volta il Leader 5 Stelle Giuseppe Conte: “improvvida crociata contro le intercettazioni. Lei, signor ministro, cerca oggi di recuperare terreno, ma non è in una posizione in cui può cambiare idea ogni giorno. Le intercettazioni sono previste per tutti i reati con pene superiori ai cinque anni, punto. Siamo d’accordo o no?. E, poi, lo volete comprendere che per i reati contro la Pubblica amministrazione, ivi compresi quelli che a torto giudicate minori come il traffico d’influenze illecite, la turbativa d’asta, l’evasione fiscale e le false fatturazioni, le intercettazioni sono sovente indispensabili per squarciare il velo di azione della malavita organizzata?”.
Tuttavia è lo stesso Nordio che ha intanto cercato di mettere a tacere le indiscrezioni sugli attriti con il resto dei ministri, evidenziando la “perfetta sintonia” con il Governo.