Ecco che cosa ha detto Pasquale Tridico in riferimento al voto sul patto di stabilità avvenuto ieri in Europa.
Ecco che cosa ha detto Pasquale Tridico in riferimento al voto sul patto di stabilità avvenuto ieri in Europa. “La riforma della governance economica votata oggi dal Parlamento europeo rappresenta un salto indietro agli anni bui dell’austerity. La sospensione dei rigidi vincoli economici decisi nel 2020 avevano portato il PIL italiano sopra la media europea: all’8,3% nel 2021 e al 3,7% nel 2022. Un risultato merito anche delle politiche espansive promosse dal governo Conte 2. Il ritorno dei vincoli di bilancio a partire dal 2024 provocheranno invece un progressivo allontanamento dell’Italia dagli altri Paesi europei che avranno maggiore spazio fiscale per investire nelle politiche della transizione energetica e digitale, quelle che rappresentano la sfida principale per il futuro dell’Europa. La Confederazione europea dei sindacati ha stimato i tagli a 100 miliardi di euro per tutta Europa e, per quanto riguarda il nostro Paese, a 13,5 miliardi l’anno per sette anni.
L’inevitabile contrazione della spesa pubblica avrà una ricaduta anche sugli investimenti che sono necessari al nostro Paese per evitare una recessione. Purtroppo l’Europa oggi ha imboccato la strada sbagliata e hanno fatto bene gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle a votare contro. Con l’astensione decisa da tutte le altre forze politiche non aiutiamo le future generazioni, anzi le penalizziamo a un futuro precario e incerto.
Cosa era successo in Europa
Sommi show da del Debbio, smonta deputato FDI su Migranti, Elon Musk e Giudici – Video
Nella serata di questa sera, durante la trasmissione Dritto e Rovescio condotta da Paolo Del Debbio su Rete 4, si
Lo aveva detto anche Conte nei giorni scorsi: “Oggi in Europa il M5S ha votato contro il Patto di stabilità che condanna l’Italia a tagli miliardari che colpiranno ogni anno sanità, diritti, investimenti, imprese, infrastrutture e crescita, per dare spazio a nuove manovre lacrime e sangue. Non capisco le scelte delle altre forze politiche italiane. Non mi capacito del perché il M5S sia rimasto solo a votare contro un accordo che taglia le gambe alla crescita dell’Europa e dell’Italia.
Si torna all’austerità, si chiude la porta in faccia al radicale cambiamento che avevamo avviato in Europa nel segno della solidarietà e della crescita con i 209 miliardi del Pnrr.
Il premio facce di bronzo va a Meloni e soci. In campagna elettorale erano i “patrioti” e Meloni urlava che per l’Europa sarebbe “finita la pacchia”. Poi sono andati al Governo e nei mesi scorsi hanno dato l’ok, senza alzare un dito, a questo accordo europeo che danneggia l’Italia. Il Ministro Giorgetti ha parlato di “accordo sostenibile”, Meloni ha detto pubblicamente di essere “soddisfatta” da questo bel pacchetto di tagli, definendolo un “compromesso di buonsenso”.
Oggi però colpo di scena. Siamo alle porte della campagna elettorale europea ed ecco che su quello stesso pacchetto di tagli e austerità, a suo tempo appoggiato da Meloni e Giorgetti, all’Europarlamento FdI e la Lega si astengono. Delle due ipotesi l’una: o al Governo sono dei dilettanti allo sbaraglio che solo oggi si accorgono dei danni di questo accordo, senza nemmeno battersi a Bruxelles per evitare i nuovi vincoli per l’Italia, oppure stanno ingannando gli elettori perché fra poche settimane si vota per le Europee e non vogliono lasciare impronte su tagli che strozzeranno il nostro Paese per anni.
Quando pagheremo i danni di questo nuovo “Pacco di Stabilità e decrescita” ricordatevi a chi presentare il conto” si legge.