Giuseppe Conte ha annunciato che il M5S è pronto a raccogliere le firme per una proposta di legge sul salario minimo.
“Avevamo preso un impegno con milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati. Avevamo detto che non ci saremmo arresi di fronte ai no di Giorgia Meloni, capace di proporre solo mancette elettorali per pochi anziché il diritto a una retribuzione degna per tutti. Questa mattina il M5S, insieme a una parte delle forze di opposizione, ha depositato in Corte di Cassazione la pdl di iniziativa popolare per l’istituzione del salario minimo. Una proposta che vogliamo riportare in Parlamento con la spinta dei cittadini, di tutti voi. A breve partirà la raccolta firme per questa legge di iniziativa popolare”. Così Giuseppe Conte sui social.
La proposta del M5S
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Martedì 30 aprile alle ore 10, le delegazioni di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra si riuniranno presso la Corte di Cassazione per depositare le firme raccolte a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare volta a istituire in Italia un salario minimo legale di nove euro lordi l’ora. Questa iniziativa, promossa dalle opposizioni unite (ad eccezione di Italia Viva), era stata lanciata lo scorso marzo, in seguito al fallimento, avvenuto a dicembre, di un disegno di legge unitario con lo stesso obiettivo, bloccato dalla maggioranza tramite la sua trasformazione in una delega al governo.
In una nota congiunta di Pd, M5s e Avs si legge: “Avevamo promesso di continuare a batterci per il salario minimo e per la dignità di chi lavora, quei milioni di lavoratori poveri che hanno diritto ad una risposta dalla politica e dalle istituzioni. La destra questi lavoratori li ha presi in giro. Noi no”. I partiti aggiungono che depositeranno la proposta di legge di iniziativa popolare per riportare il salario minimo nuovamente in Parlamento, al fine di rafforzare i contratti collettivi e stabilire che al di sotto dei nove euro l’ora non si tratta di lavoro ma di sfruttamento. Sottolineano inoltre che questa legge di civiltà è necessaria, nonostante il boicottaggio da parte del governo Meloni.
La delegazione del PD sarà composta da Marta Bonafoni, Maria Cecilia Guerra, Arturo Scotto e Pietro Galeone. Quella dei 5 Stelle sarà rappresentata da Mario Turco, senatore e vicepresidente del Movimento, Valentina Barzotti, capogruppo in Commissione Lavoro alla Camera, e Gianluca Perilli, responsabile del Comitato nazionale progetti del M5S. Per Avs, parteciperanno il leader dei Verdi Angelo Bonelli e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, insieme a Francesca Ruocco e Riccardo Mastrorillo.