“Vota Giorgia, così a Bruxelles ci va Sgarbi”: l’affondo di Conte

Ecco la reazione di Giuseppe Conte alla candidatura di Sgarbi tra le file di Fratelli d'Italia alle Europee.

Ecco la reazione di Giuseppe Conte alla candidatura di Sgarbi tra le file di Fratelli d’Italia alle Europee. “Vota Giorgia” così a Bruxelles ci va Sgarbi. Magari trova riparo in Europa dopo che lo abbiamo costretto alle dimissioni dal Governo. Dicono che vogliono un’Italia che cambia l’Europa, ma credo vogliano solo far perdere all’Italia la faccia in Europa” si legge nel post di Conte sui social.

L'annuncio di Sgarbi

Insomma, adesso è ufficiale. Vittorio Sgarbi sarà candidato alle elezioni europee con Fratelli d’Italia. Lo dice all’AGI lo stesso critico d’arte, che a febbraio scorso si è dimesso da sottosegretario al Mic in seguito a lunghe polemiche per delle consulenze e un dipinto conteso. Sgarbi precisa che non è stato ancora deciso dove verrà candidato e che la candidatura, “che era naturale”, è stata decisa dopo una conversazione con Giorgia Meloni.

Le dimissioni di Vittorio Sgarbi dal ruolo di sottosegretario erano state annunciate il 2 febbraio, e fin da subito il critico d’arte aveva chiarito che la decisione era stata motivata da una delibera dell’Antitrust. Quest’ultima, l’Autorità garante della concorrenza, ha stabilito che Sgarbi, dall’assunzione dell’incarico di sottosegretario, ha svolto attività non compatibili con la sua carica secondo la legge sui conflitti di interesse. Sgarbi ha poi scritto una lettera aperta a Giorgia Meloni, chiedendo che anche gli altri esponenti del governo siano sottoposti agli stessi controlli.

Nel testo della delibera, viene chiarito che non tutta l’attività di Sgarbi è considerata incompatibile con il suo ruolo, come invece il critico aveva sostenuto in precedenza. Al contrario, l’Antitrust ha riconosciuto che ben sedici delle cariche ricoperte da Sgarbi erano compatibili con quella di sottosegretario. Queste includono la sua posizione di sindaco di Arpino (precedentemente Sutri), di assessore a Viterbo e di prosindaco a Urbino, oltre a vari incarichi come presidente, direttore artistico o membro del comitato scientifico di diverse fondazioni, musei e parchi. La ricostruzione dell’evento evidenzia che il 20 ottobre dello scorso anno il capo di gabinetto del ministero della Cultura ha inviato all’Antitrust una denuncia via email riguardo a presunti illeciti commessi da Sgarbi. Tuttavia, questa email è giunta al ministero senza firma. Il 31 ottobre, il sottosegretario ha ricevuto un elenco di domande da rispondere. Sgarbi ha presentato due memorie, una il 20 dicembre e una “conclusiva” il 24 gennaio, ma queste non sono state sufficienti a convincere l’Autorità.

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