Mario Monti ha detto che un giorno potrebbe essere necessario mandare soldati al fronte. Ecco il video della sua dichiarazione.
L’ex primo ministro italiano Mario Monti ha sollevato il tema del conflitto in Ucraina durante un’intervista a Radio24. “Io credo che a un certo punto potrebbe diventare necessario”, ha affermato, riferendosi all’invio di truppe di terra. Tuttavia, ha sottolineato che più che inviare truppe a combattere, come proposto da Macron, sarebbe più efficace intensificare il sostegno finanziario e con armamenti. Ha anche avvertito che se la Russia ha intenzioni di espandersi ulteriormente ad ovest dell’Ucraina, deve essere fermata. In risposta, il ministro dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, ha criticato aspramente le dichiarazioni di Monti e Macron, definendoli “pericolosi” e sottolineando la gravità dell’idea di inviare soldati italiani in Ucraina. Ha sostenuto che la priorità dovrebbe essere la ricerca della pace e della ricostruzione, anziché il coinvolgimento militare.
La reazione di Salvini e del M5S
“Schlein e Meloni unite su austerità e riarmo”: l’attacco di Appendino (M5S) al PD e Fitto – VIDEO
Roma, 27 novembre 2024 – Il Movimento 5 Stelle, attraverso la vicepresidente Chiara Appendino, non risparmia critiche al Partito Democratico,
Salvini ha espresso il suo disaccordo con l’idea di inviare truppe italiane a combattere e morire in Ucraina (“Lui e Macron vanno curati”, ha detto il leader del Carroccio), suggerendo che ci sia un problema più profondo dietro chi promuove facilmente la guerra e il sacrificio dei soldati all’estero.
Mentre Monti e Salvini si confrontano sulle loro posizioni riguardo all’Ucraina, il resto della maggioranza sembra essere in imbarazzo. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha tentato di risolvere la questione sottolineando che è legittimo per i capi di stato avere opinioni diverse su eventuali interventi militari, ma ha evitato di commentare ulteriormente la questione.
Nel frattempo, il centrosinistra unito ha chiesto al governo di chiarire la natura delle armi inviate in Ucraina. Questa richiesta è stata sostenuta anche da Avs e Pd, evidenziando la necessità di trasparenza e di una chiara linea di condotta da parte del governo italiano.