Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha rilasciato dichiarazioni incisive a Otto e Mezzo, su La7, riguardo la sconfitta del Movimento 5 Stelle (M5S) alle elezioni europee. Intervistato da Lilli Gruber, Travaglio ha sottolineato come Giuseppe Conte, leader del M5S, sia il primo grande sconfitto di queste elezioni. Ha espresso il parere che il M5S si trovi di fronte a una scelta cruciale: decidere se sciogliersi definitivamente o se ha ancora speranze per il futuro.
Travaglio ha dichiarato: “Conte è il primo grande sconfitto di queste elezioni, ma credo che l’ultimo dei suoi problemi sia il rapporto con Elly Schlein, anche perché più il M5S si avvicina a Schlein, più perdono voti: primum vivere oppure decidere se morire. Quante volte abbiamo parlato della morte dei 5 Stelle? Ma prima o poi succederà, Grillo lo aveva definito un movimento biodegradabile”.
Ha continuato chiarendo che non sta decretando la fine del Movimento, ma che è il momento per loro di valutare seriamente il proprio futuro. “Non sto dando affatto per morti i 5 Stelle, ma dico che sulla base delle loro analisi devono decidere loro se è venuto il momento di sciogliersi e di farla finita con una eutanasia oppure se hanno speranze per il futuro. È una partita aperta, può succedere tutto”.
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L’astensionismo e le rigide regole interne, che impongono di presentare continuamente liste di sconosciuti, sono stati identificati come fattori che hanno penalizzato il M5S. Travaglio ha menzionato che una regola, da lui difesa, ha impedito a Conte di candidarsi, sottolineando che se Conte fosse stato in lista, il risultato avrebbe potuto essere diverso. “Credo che alla sua lista avrebbe portato forse più voti di quelli che ha portato la Meloni, perché in questo momento il Movimento si identifica in Conte”, ha aggiunto.
Travaglio ha poi sottolineato il fatto che il M5S aveva già vissuto una crisi significativa durante il sostegno al governo Draghi, e che Conte era riuscito a ottenere un risultato discreto quando si era candidato nel 2022.
In conclusione, Travaglio ha evidenziato che il M5S deve ora decidere se continuare ad esistere, se Conte rimarrà il leader e se saranno necessarie modifiche alle regole interne del Movimento. “Adesso i 5 Stelle devono decidere se esistere, se il leader continuerà a essere Conte, cioè se Conte avrà ancora voglia di fare tanti sforzi per raccogliere così pochi risultati o se sarà un altro, se devono cambiare le regole e quali. Credo che dovranno avviare una grossa riflessione interna e non penso che faranno finta di niente”.
Le dichiarazioni di Travaglio mettono in luce la necessità di una profonda riflessione e ristrutturazione all’interno del M5S, indicando che il futuro del Movimento dipenderà dalle decisioni strategiche che verranno prese nelle prossime settimane e mesi.
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