L’aula della Camera dei Deputati è stata teatro di uno scontro acceso tra i rappresentanti del Partito Democratico (PD), del Movimento 5 Stelle (M5S) e della Lega. L’incidente è avvenuto durante una discussione sulla legge di autonomia differenziata, in un contesto già carico di tensione politica dopo le recenti elezioni europee.
La seduta si è riscaldata rapidamente quando Ubaldo Pagano del PD ha accusato il deputato leghista Andrea Crippa di averlo minacciato. Pagano ha chiesto che venissero visionati i filmati dell’aula per verificare le sue accuse, sollevando un’ondata di reazioni contrastanti. Sergio Costa, presidente di turno, ha cercato con difficoltà di mantenere l’ordine, ma la situazione è degenerata ulteriormente quando Alfonso Colucci del M5S, nel presentare un emendamento, ha dichiarato con forza che il movimento avrebbe contrastato l’autonomia differenziata anche attraverso proteste di piazza.
Le proteste dai banchi del centrodestra non si sono fatte attendere. Tommaso Foti di Fratelli d’Italia ha preso la parola per annunciare che il suo gruppo avrebbe chiesto l’applicazione letterale del regolamento, avvertendo che sarebbero state adottate misure disciplinari severe. La tensione è ulteriormente aumentata quando Federico Fornaro del PD ha accusato la maggioranza di comportamenti provocatori e offensivi.
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Con l’aula ormai fuori controllo, Costa ha deciso di chiudere la seduta in anticipo, rinviando la discussione sul disegno di legge Calderoli alla mattina successiva. L’incidente mette in evidenza le profonde divisioni politiche e la crescente animosità tra i partiti, in un periodo particolarmente delicato per il panorama politico italiano.
La situazione rimane tesa, e sarà fondamentale osservare come i vari gruppi parlamentari cercheranno di gestire le prossime discussioni legislative, in un clima che promette di rimanere acceso.