La premier Meloni ha rilasciato una dichiarazione sorprendente in risposta a un giornalista che lo interrogava su un attacco verbale a Donno. La domanda del giornalista faceva riferimento a un momento particolarmente delicato, quando gli occhi del mondo erano puntati sul G7 in Puglia.
Il giornalista ha chiesto se questo episodio avesse creato imbarazzo, soprattutto alla vigilia di un evento così importante. La risposta del leader di FDI non si è fatta attendere e ha mostrato un tono di forte critica verso certi comportamenti all’interno della maggioranza.
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“trovo molto grave che ci siano esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni,” ha dichiarato con fermezza. Ha poi proseguito, esprimendo la sua convinzione che le provocazioni aumenteranno.
Il Premier ha continuato criticando aspramente gli esponenti politici che, a suo dire, cercano di provocare per ottenere risultati come quello di delegittimare membri del governo e occupare i banchi del governo. “Esponenti politici che cercano di provocare per ottenere un risultato come quello che hanno ottenuto, delegittimando membri del governo e cercando di occupare i banchi del governo proprio mentre gli occhi del mondo sono puntati su di noi,” ha affermato.
Ha poi lanciato una frecciatina a coloro che, secondo lui, sono bravi a dare lezioni sul rispetto delle istituzioni. “Per tutti quelli che sono bravi a darci lezioni sul rispetto delle istituzioni, forse se si parte dal rispetto per la propria nazione si arriva anche a un rispetto per l’istituzione che non ho visto in questi giorni,” ha dichiarato, lasciando intendere una profonda delusione verso certi atteggiamenti durante il G7.
Dichiarazioni che hanno fatto partire un vespaio di risposte dalle opposizioni
La risposta di Conte che chiama alla piazza
Abbiamo scoperto che per la Presidente del Consiglio Meloni mostrare una bandiera italiana in Aula e consegnarla a un ministro per dire no all’Autonomia che spacca il Paese è una “provocazione”. La bandiera italiana non è mai una provocazione. È il nostro simbolo che ci ricorda di essere uniti. Mi sarei aspettato delle scuse da parte di chi guida una maggioranza che aggredisce con violenza inaudita, con calci e pugni, un parlamentare del M5S in piena Aula. Questo non avrebbe rimediato alla gravità dell’accaduto, alla figuraccia internazionale, ma almeno sarebbe stata una toppa dovuta. Invece abbiamo un Presidente del Consiglio che non condanna neppure la violenza. D’altronde dall’inchiesta di Fanpage abbiamo visto che idea di democrazia e rispetto circola in alcune sezioni giovanili di Fratelli d’Italia.
Martedì sventoleremo il tricolore tutti insieme a Roma. Se per Meloni e soci la bandiera dell’Italia è una provocazione allora la sventoleremo più forte.
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