Il dibattito sul premierato ha acceso Lo scontro tra Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, e Mario Sechi, in merito all’approvazione al Senato della riforma proposta dal governo Meloni. Durante la trasmissione “Otto e mezzo” su La7, Travaglio ha espresso una critica feroce, sostenendo che il premierato non rafforzi la democrazia e la stabilità, ma piuttosto favorisca una concentrazione pericolosa del potere.
Le Parole di Marco Travaglio
Marco Travaglio non ha usato mezzi termini nel criticare la riforma del premierato. “Giorgia Meloni dice che col premierato si rafforzano la democrazia e la stabilità, si fermano i giochi di palazzo e i cittadini scelgono da chi farsi governare? Cchiù pilu pe’ tutti, come direbbe Cetto La Qualiunque. No, in realtà è esattamente il contrario. L’intenzione qui è l’uomo solo al comando,” ha dichiarato il direttore del Fatto Quotidiano, sottolineando come questa riforma conduca a una gestione autoritaria del potere, allontanandosi dal concetto di democrazia rappresentativa.
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Travaglio ha argomentato che la democrazia, come concepita dai padri costituenti, richiede un equilibrio tra diversi poteri e istituzioni, paragonandola a un’orchestra dove tutti gli strumenti devono suonare insieme. Al contrario, il premierato, secondo lui, porterebbe a un “assolo” in cui un solo individuo detiene tutto il potere, con i cittadini chiamati a votare ogni cinque anni per poi essere esclusi dalle decisioni fino al successivo turno elettorale.
Il Confronto con Altri Sistemi e il fallimento di Israele
Il direttore del Fatto Quotidiano ha inoltre citato esempi di altri sistemi presidenziali e semipresidenziali per evidenziare i rischi del premierato. Ha menzionato gli Stati Uniti, dove il presidente può essere paralizzato da un Congresso ostile, e la Francia, dove esiste il rischio di una coabitazione tra un presidente e un governo di orientamenti politici opposti. Secondo Travaglio, anche in questi sistemi, l’idea dell’uomo solo al comando non è realizzabile né auspicabile.
Travaglio ha concluso il suo intervento evidenziando il problema della legge elettorale. Ha sottolineato che per realizzare il premierato sarebbe necessaria una legge elettorale che assegnasse una maggioranza artificiale al partito di governo, anche se ottenesse solo una minoranza dei voti totali, citando il fallimento del tentativo di Matteo Renzi con l’Italicum. In alternativa, senza una nuova legge elettorale, si rischierebbe il caos, come accaduto in Israele, dove la stabilità sperata non si è materializzata.
La Risposta di Mario Sechi
In risposta, Mario Sechi ha difeso la riforma, sottolineando che essa mira a risolvere l’instabilità politica cronica del sistema italiano e a dare maggiore capacità decisionale al governo. Sechi ha argomentato che il premierato permetterebbe di superare i giochi di palazzo e le frequenti crisi di governo che hanno caratterizzato la politica italiana negli ultimi decenni.
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