Follia di La Russa? ecco cosa vuole abolire dopo che ha perso le comunali – Esplodono le opposizioni

Nel giorno in cui il suo partito ha registrato risultati negativi nei ballottaggi delle elezioni comunali, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha deciso di rilanciare una proposta di cambiamento delle regole elettorali, che prevede l’abbassamento al 40% della soglia per vincere al primo turno. Questa iniziativa ha suscitato forti critiche, soprattutto dal Partito Democratico (PD).

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Il senatore del PD, Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama, ha espresso preoccupazione riguardo alla proposta di La Russa. Secondo Parrini, è inquietante che il Presidente del Senato, invece di riflettere sulle ragioni delle recenti sconfitte elettorali, si concentri su un cambiamento delle regole del gioco che appare profondamente sbagliato e dettato da calcoli di parte.

Le Critiche del PD

Parrini ha sottolineato che la legge che regola l’elezione dei sindaci dei comuni medio-grandi da 31 anni è una delle più solide e apprezzate in Italia per tre motivi principali:

1. Larga Intesa Parlamentare: La legge è stata approvata con un ampio consenso parlamentare e non è mai stata modificata dalla maggioranza di turno contro l’opposizione.

2. Soglia del 50%: Stabilendo una soglia di vittoria al primo turno al 50%, ha garantito ai sindaci l’autorevolezza derivante dall’elezione a maggioranza assoluta, evitando i rischi di vittorie ottenute con una minoranza.

3. Legittimità del Premio di Maggioranza: Solo una soglia del 50% rende politicamente e giuridicamente legittimo attribuire un premio di maggioranza nei comuni sopra i 15 mila abitanti.

Per queste ragioni, Parrini ha dichiarato che il PD non tollererà e contrasterà con tutte le forze eventuali tentativi di modificare la legge per scopi di parte, definendo la proposta di La Russa come un “blitz” settario contro le istituzioni.

La Vignetta di Repubblica

A conclusione delle polemiche, il quotidiano La Repubblica ha pubblicato una vignetta che ironizza sulla proposta di La Russa, smontandola con satira pungente. La vignetta raffigura La Russa intento a modificare le regole del gioco, mentre una voce fuori campo lo critica per non affrontare le vere cause della sconfitta elettorale. Questo intervento satirico sottolinea l’assurdità percepita della proposta e la sua tempistica discutibile, aggiungendo una nota di umorismo amaro alla già tesa situazione politica.

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