Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso forte preoccupazione riguardo al recente report della Commissione Europea sulla riforma del premierato. Conte, intervenendo al convegno “Una Repubblica fondata sul lavoro ‘sicuro’. Le proposte del M5S per garantire la sicurezza sul lavoro” a Roma, ha dichiarato che il rapporto conferma le criticità già sollevate dal suo partito.
“È grave la denuncia della Commissione europea sulla riforma del premierato. Conferma quanto stiamo dicendo, una riforma del tutto squilibrata, inadeguata a restituire il senso vero di una democrazia. Sono gravi tutte le osservazioni che si fanno e che abbiamo già denunciato, l’abolizione dell’abuso di ufficio, la necessità di intervenire sul conflitto di interessi, lo stato dell’informazione. Tutte cose gravi”, ha affermato Conte.
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Il report, pubblicato recentemente, critica fortemente l’Italia, in particolare per quanto riguarda la giustizia e i rischi associati alla riforma Nordio per le indagini sulla corruzione. Conte ha suggerito che la diffusione tardiva del report potrebbe essere stata intenzionale: “Il report diffuso soltanto oggi? È stato un garbo istituzionale, visto che questo report era nel cassetto? Forse era più corretto che gli italiani che sono andati a votare lo conoscessero preventivamente. Prima di incoronare la Meloni che si è candidata e poi non è andata in Europa. È stato un caso di autocensura? È grave”, ha concluso l’ex premier.
Le dichiarazioni di Conte si inseriscono in un contesto di crescente dibattito politico sulla trasparenza e l’integrità delle istituzioni italiane, sollevando interrogativi su come le informazioni cruciali vengano gestite e comunicate al pubblico.
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