Profezia Bocchino: Quando Scanzi Aveva Ragione. L’asfaltata dopo 1 anno. IL VIDEO che svela tutto

Un anno fa, il lungimirante Bocchino ci aveva regalato una perla di saggezza politica: “Tra un anno Meloni sarà la nuova Merkel.” Un’affermazione che, a rileggerla oggi, suona più come una barzelletta da comico di cabaret che una previsione seria. E non solo Scanzi, ma anche gli osservatori più disincantati non potevano fare a meno di ridere di fronte a tale prospettiva. Ora, con il senno di poi, possiamo dire che se Bocchino avesse detto che “i cugini di campagna saranno i nuovi Pink Floyd”, sarebbe stato probabilmente più credibile. In fondo all’articolo il suo disastro di un anno fa a otto e Mezzo

Meloni: La Caduta di una Stella in Europa

Invece di emergere come una nuova Merkel, Meloni ha assistito a un declino vertiginoso nel panorama politico europeo. L’ex astro nascente della destra italiana ha perso terreno, non riuscirà nemmeno probabilmente a mantenere la presidenza dell’ECR. Quella che doveva essere una leadership forte e decisiva è diventata, col passare del tempo, una mera comparsa nelle dinamiche europee.

La conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea, votata da socialisti, liberali, verdi e popolari, ha evidenziato la marginalizzazione della Meloni. E mentre Ursula veniva celebrata per la sua capacità di unire varie fazioni politiche, Meloni rimaneva relegata ai margini, come un giullare che osserva da lontano il palco principale, senza poterci salire.

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Da Profezia a Realtà: Scanzi Aveva Ragione

È difficile non dare ragione a Scanzi, che con la sua battuta sui cugini di campagna e i Pink Floyd aveva centrato il punto: la previsione di Bocchino era tanto assurda quanto improbabile. Un anno dopo, vediamo una Meloni fuori dai giochi, che fatica a mantenere una posizione rilevante nei vertici internazionali. Un destino ben diverso da quello di Angela Merkel, il cui nome evoca ancora oggi rispetto e ammirazione.

Quindi, caro Bocchino, forse la prossima volta meglio lasciare le profezie a chi di mestiere legge le stelle. O, come direbbe Scanzi, lasciare le comparazioni musicali ai veri intenditori. Nel frattempo, ci godiamo questa ironica parabola politica con una risata e un pensiero: a volte, l’ironia della storia sa essere davvero spietata.
IL VIDEO

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