La battaglia per la libertà di informazione è forse la più importante da combattere. Alessandro Di Battista, noto per le sue posizioni incisive e spesso critiche, ha recentemente espresso un’opinione molto dura nei confronti di Mario Sechi, direttore di Libero, e delle sue recenti nomine.
Secondo Di Battista, l’informazione è legata a molti aspetti fondamentali della società, tra cui i diritti sociali, la qualità delle scuole, la difesa della sanità pubblica e i privilegi dei politici e dei colletti bianchi. In un post sui social, Di Battista ha collegato l’informazione anche a temi di grande rilevanza internazionale, come la guerra e il massacro a Gaza, accusando duramente i terroristi israeliani.
Di Battista ha poi posto l’attenzione su Mario Sechi, descrivendo il direttore di Libero come un uomo legato strettamente al potere politico. Nel 2023, Sechi è stato responsabile dell’ufficio stampa e delle relazioni con i media della Presidenza del Consiglio, una nomina arrivata da Giorgia Meloni. Libero, il giornale diretto da Sechi, è di proprietà di Antonio Angelucci, un parlamentare della Lega noto per essere un ras delle cliniche private e deputato in diverse legislature per Forza Italia prima e per la Lega ora.
La critica di Di Battista si è fatta ancora più aspra alla notizia che Mario Sechi condurrà una trasmissione su Rai Storia a partire da novembre. Di Battista si chiede come sia possibile che in un paese civile, il direttore di un giornale appartenente a un deputato della maggioranza e ex portavoce del Presidente del Consiglio possa condurre un programma sulla televisione pubblica, finanziato dai contribuenti. Una situazione che, secondo Di Battista, è possibile solo in Italia.
Di Battista ha concluso il suo intervento ricordando il potere dei cittadini come pubblica opinione, lettori e telespettatori. Ha sottolineato l’importanza delle scelte individuali nell’ottenere informazioni da fonti selezionate, suggerendo anche il boicottaggio di Israele e dei suoi prodotti. Ha infine esortato i suoi seguaci a mantenere un tono garbato nei commenti, nonostante la durezza delle sue parole.
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La posizione di Di Battista riflette una critica profonda e strutturata al sistema dell’informazione in Italia, evidenziando le interconnessioni tra media, politica e interessi economici.
Il post dell’ex deputato M5s
“La battaglia per la libertà di informazione è forse la più importante da combattere. Perché l’informazione è legata ad ogni cosa, ai diritti sociali, alla qualità delle scuole, alla difesa della sanità pubblica, ai privilegi dei politici e dei colletti bianchi che delinquono. È legata alla guerra, al massacro a Gaza ad opera dei terroristi israeliani (i peggiori al mondo). È legata al presente e al futuro.
Sapete chi è questo signore? È Mario Sechi, direttore di Libero. Inoltre nel 2023 è stato responsabile dell’ufficio stampa e relazioni con i media della Presidenza del Consiglio. Ovviamente nominato dalla Meloni. Libero, lo ricordo, è un pessimo giornale il cui proprietario è Antonio Angelucci, ras delle cliniche private e deputato di Forza Italia nella XVI, XVII e XVIII legislatura e della Lega nella XIX. È dunque oggi un parlamentare della Lega.
Ebbene Mario Sechi, dal prossimo novembre, condurrà una trasmissione su Rai Storia.
Ditemi voi, in quale paese civile al direttore di un giornale che appartiene ad un deputato della maggioranza nonché ex portavoce del Presidente del Consiglio, viene affidato un programma nella televisione pubblica pagato dalla collettività? In nessuno, a parte in Italia.
Tuttavia noi, come pubblica opinione, come lettori e telespettatori abbiamo un potere enorme. Infinitamente più grande di quello che immaginiamo. Possiamo scegliere. Possiamo trovare le informazioni dove decidiamo noi. Possiamo boicottare Israele e tutti i suoi prodotti. Basta iniziare ed impegnarsi un po’. La libertà nostra e quella di chi soffre vale uno sforzo.
P.S. Vi chiedo garbo nei commenti. Durezza ma garbo.” CONCLUDE DI BATTISTA