Torna a parlare Travaglio: Il Caso Toti e la Giustizia Italiana – Inedito

Marco Travaglio, in un incisivo editoriale su Il Fatto Quotidiano del 27 luglio 2024, ha criticato duramente la reazione di vari esponenti politici alle dimissioni di Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, a seguito degli arresti domiciliari per reati di corruzione e finanziamento illecito.

#### La Reazione Politica

Diversi politici di alto profilo hanno manifestato il loro sdegno per le dimissioni forzate di Toti. Tra questi, il vicepremier Antonio Tajani ha affermato che “i giudici hanno costretto Toti a dimettersi per riavere la libertà”, mentre Matteo Salvini ha parlato di un sovvertimento del voto popolare da parte delle inchieste giudiziarie. Anche esponenti di Fratelli d’Italia, Italia Viva e altre forze politiche hanno espresso simili preoccupazioni, definendo l’accaduto come una “pagina nerissima per la democrazia”.

#### La Critica di Travaglio

Travaglio, con il suo solito tono incisivo e critico, ha evidenziato l’assurdità delle argomentazioni di coloro che difendono Toti. Il direttore de Il Fatto ha sottolineato come la legge sia uguale per tutti, politici inclusi, e ha ricordato che le misure cautelari sono applicate per prevenire il rischio di reiterazione dei reati, inquinamento delle prove e fuga.

In particolare, ha spiegato come il pericolo di reiterazione dei reati per Toti fosse concreto, dato che i reati di cui è accusato – corruzione e finanziamento illecito – possono essere commessi solo da un pubblico ufficiale. Di conseguenza, la sua permanenza in carica rappresentava un rischio per la giustizia.

#### Il Ruolo della Giustizia

Travaglio ha rimarcato l’importanza della custodia cautelare, una misura presente non solo in Italia ma in tutto il mondo, per garantire che le prove, i testimoni e gli imputati non vengano compromessi prima del processo. Ha inoltre criticato la narrativa che dipinge le misure cautelari come un ricatto, sostenendo che sono necessarie per prevenire ulteriori danni e assicurare che la giustizia possa fare il suo corso.

#### Conclusioni

L’editoriale di Travaglio mette in luce la delicatezza del rapporto tra politica e giustizia in Italia, e critica aspramente coloro che cercano di dipingere i politici come vittime di un sistema giudiziario che, invece, applica la legge ugualmente a tutti. La vicenda di Giovanni Toti diventa così un caso emblematico di come la giustizia debba operare senza favoritismi, per garantire l’uguaglianza di fronte alla legge.

Intanto: *Toti fuori dal carcere? Arriva la lettera alla procura*

Come previsto, questa mattina l’avvocato Stefano Savi ha depositato l’istanza di revoca dei domiciliari per Giovanni Toti. Dopo la scelta di dare le dimissioni da presidente della Regione, ora l’ex governatore punta a tornare libero entro la fine della settimana.

Il giudice chiederà un parere alla Procura: ormai non più al timone della giunta, e dunque senza possibilità di reiterare il reato di corruzione che gli contestano i pm (insieme al finanziamento illecito e al voto di scambio), non c’è motivo per cui i pm possano dare un responso negativo.

 

Leggi anche

Non a caso lo stesso Savi, che rimarca anche come con le indagini ormai verso la chiusura non ci sia neppure il rischio di inquinamento probatorio, spiega: «La nostra richiesta è basata sul fatto che non ci siano più i presupposti per mantenere la custodia. Dopo le dimissioni che hanno fatto venire meno la carica pubblica e vista la chiusura imminente delle indagini non ci sono più i requisiti per mantenere Toti ai domiciliari».

Alla fine, comunque, la decisione spetta al Gip, che ha tempo cinque giorni per rispondere a Toti. Il verdetto arriverà dunque entro sabato, ma è presumibile pensare che possa arrivare anche prima.

Nel frattempo la Procura sta valutando la possibilità, ormai sempre più concreta, di chiedere il giudizio immediato.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini