Maria Sodano ed il figlio Andrea, ospiti di Massimo Giletti al noto programma “Non è l’Arena” hanno raccontato la verità sul Prefetto Sodano, allontanato da Trapani sotto l’ordine del Senatore di Forza Italia che oggi è in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.
La moglie ha dichiarato: “Certamente Senatore D’Alì oltre ad essere una certa io c’è anche una sentenza alla pagina 67,68 e anche più in là dove ci legge chiaramente che dagli indizi tutti concordanti e gravi e precisi viene fuori proprio che è stato il l’ex Senatore D’Alì a su input del Boss Pace a volere il trasferimento al Perfetto Sodano il Senatore da lì non era un semplice senatore era Sottosegretario al Governo-
Certe storie continuano e anche questo lungo processo che è andato avanti per tanti anni e la storia anche della cattura di un latitante per tantissimi anni un po’ scoraggiano non ci danno quella forza di continuare a sperare nonostante ci siano degli uomini valorosi Magistrati anche forze dell’ordine qualche Perfetto ancora però credo che ci sia parecchio da fare suo marito quel giorno aveva accettato di tentare di parlare non aveva più la forza comunicava e l’hanno tolta la malattia chiaramente aveva già un suo percorso abbastanza difficile però è chiaro che ha subito così tanto senza pietà con un accanimento è uno sciacallaggio unico non hanno avuto pietà sapevano che mentivano e facevano del male a quest’uomo che voleva solo garantire giustizia verità…aveva intuito dove sta il bene e dove sta il marcio e questo loro non andava bene”.
Nel corso dell’intervista condotta da Giletti interviene anche il figlio dell’ex Prefetto Sodano, Andrea: “penso che questa sia la massima dimostrazione che uomini di Stato si è sempre nella buona nella cattiva sorte vedere queste immagini fa male ma fa anche riflettere considerato anche poi quello che è stato la prosecuzione perché dopo quell’intervista il Ministro Amato si presentò da noi casa conferendo papà un incarico di studio sui beni confiscati un incarico che lui portò avanti tramite un comunicatore oculare e lui fece proprio uno studio che poi finì in un nel “Pacchetto sicurezza” del 2009 con proprio come leggere dello Stato”.
Prosegue la moglie facendo riferimento alla cattura del latitante Messina Denaro: “può anche essere equivocata da qualcuno come ho reagito io notizia ecco andava circolava e quindi sentivo ecco si esultava dico per carità è avvenuta una cosa importante senza dubbio e anche lodevole per chi lo ha fatto ma perché non l’hanno fatto dopo ora era per me era così scontato tanta rabbia”.