In una dichiarazione che ha già scatenato un acceso dibattito, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha ammesso che il Ponte sullo Stretto di Messina porterà benefici economici significativi principalmente alla Lombardia, piuttosto che alla Sicilia e alla Calabria, le regioni direttamente interessate dalla costruzione.
Durante un incontro con operatori economici, imprenditori e giornalisti, Salvini ha citato uno studio di un organismo indipendente, secondo il quale la Lombardia sarà la regione italiana che beneficerà maggiormente in termini di Pil dalla costruzione del ponte. Salvini ha descritto quest’opera come un investimento di 19 miliardi di euro, destinato a generare una ricchezza nazionale aggiuntiva grazie alla modernità e velocità del collegamento stabile.
“Qual è la regione italiana dove ci sarà una ricaduta di Pil grazie all’organizzazione del ponte più alta rispetto a tutte le altre regioni italiane? Lombardia,” ha dichiarato Salvini, leggendo dallo studio. Ha poi sottolineato come il ponte rappresenti non solo un collegamento tra Messina e Villa San Giovanni, ma un corridoio unico, veloce e sicuro che collegherà Palermo a Milano, Berlino e Stoccolma.
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Salvini ha anche specificato che il 29% del valore aggiunto del ponte, quasi un terzo del Pil generato, sarà concentrato in Lombardia, e che l’opera avrà la maggior ricaduta occupazionale in termini positivi, con la creazione di quasi diecimila posti di lavoro. “Questo non lo dice Salvini, lo dice uno studio terzo,” ha precisato il Ministro, cercando di placare eventuali critiche.
La reazione a queste affermazioni non si è fatta attendere. Molti hanno definito “vergognoso” il discorso di Salvini, accusandolo di trascurare le regioni meridionali che dovrebbero essere le principali beneficiarie di un’opera così imponente. Altri, invece, vedono nei dati presentati una conferma dell’importanza strategica del progetto per l’intero paese.
Il Ponte sullo Stretto di Messina rimane uno degli argomenti più controversi del panorama politico italiano, e le dichiarazioni di Salvini non fanno altro che alimentare il dibattito su chi trarrà veramente vantaggio da questa gigantesca infrastruttura.
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