Il Sud si ribella al governo: il popolo scende in piazza contro il ponte – VIDEO

Ponte sullo Stretto, Messina scende in piazza per dire No: “Dateci l’acqua, non la grande opera”

L’11 agosto 2024, a Messina si è svolta una massiccia manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto, con migliaia di persone scese in piazza per esprimere la propria opposizione alla mega infrastruttura. Il corteo ha attraversato le strade della Calabria e della Sicilia, con cittadini da entrambe le regioni uniti nel loro rifiuto del progetto.

“Dateci l’acqua, non la grande opera” è stato uno degli slogan più significativi, riflettendo la preoccupazione per la crisi idrica che affligge il messinese. I manifestanti hanno chiesto che le risorse vengano destinate a risolvere problemi concreti come la mancanza d’acqua, piuttosto che a progetti di grande impatto come il ponte.

Il 10 agosto 2024, la manifestazione ha preso vita a partire dalle 19, quando migliaia di persone si sono radunate a Piazza Cairoli a Messina. Il corteo, con bandiere e striscioni dei comitati no ponte, ha percorso le strade del centro della città, con i manifestanti che gridavano: “Vogliamo acqua dal rubinetto non il ponte sullo Stretto”. La protesta è stata organizzata dai comitati e dalle associazioni che si oppongono alla costruzione del ponte.

Nel documento a sostegno dell’iniziativa, gli organizzatori hanno sottolineato la grave crisi idrica che ha colpito Messina anche quest’estate. La città ha dovuto fare affidamento su misure emergenziali, tra cui la fornitura d’acqua tramite una nave cisterna della Marina militare. Gli organizzatori hanno criticato duramente il governo per aver stanziato 20 milioni per affrontare l’emergenza idrica, mentre si prevede che il progetto del ponte costerà miliardi di euro e richiederà enormi quantità d’acqua per la sua costruzione. “Solo uno dei 17 cantieri previsti necessita di 39 milioni di metri cubi d’acqua”, hanno dichiarato. “Il ponte è utile solo a chi deve guadagnarci. Quanti soldi vogliamo regalare alla Stretto di Messina Spa?”.

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La protesta è stata anche una risposta al recente decreto Sicurezza, percepito come un tentativo di limitare la libertà di espressione e zittire le voci di dissenso. La manifestazione si è conclusa in Piazza Francesco Lo Sardo, a Messina, dove sui palazzi è stata proiettata una scritta luminosa: “Salvini affonda”, un chiaro messaggio di opposizione al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, principale sostenitore del progetto del ponte.

Questa mobilitazione rappresenta una forte critica alle politiche del governo, con una richiesta di maggiori investimenti nelle infrastrutture necessarie per risolvere i problemi reali del Sud. I cittadini del Mezzogiorno hanno dimostrato ancora una volta la loro determinazione a farsi sentire, ribellandosi contro ciò che considerano una politica lontana dalle esigenze e dalle priorità della loro terra.
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