Peter Gomez, direttore de “Il Fatto Quotidiano”, ha espresso forti critiche nei confronti della possibile alleanza tra il Partito Democratico (PD) e Italia Viva (IV), il partito guidato da Matteo Renzi. Durante un recente intervento in diretta sul fq.it , Gomez ha affermato che Renzi non è un valore aggiunto per la coalizione di centrosinistra, ma anzi, potrebbe far perdere voti. “Renzi può portare il 2% al campo largo? No, fa perdere voti”, ha dichiarato Gomez, sottolineando come la presenza di Renzi potrebbe disincentivare alcuni elettori del PD e del Movimento 5 Stelle a recarsi alle urne.
Le parole di Gomez riflettono un vero scetticismo sulla capacità di Renzi di contribuire positivamente al cosiddetto “campo largo”, una coalizione più ampia di forze progressiste. Gomez si è detto “sbigottito” dalla posizione di Elly Schlein, segretaria del PD, che sembra favorevole all’alleanza con Renzi. “Pensavamo volesse cambiare il partito, portare aria di novità. E invece non è così”, ha commentato Gomez, evidenziando un disaccordo con la direzione presa dal partito.
Il tema dell’alleanza con Renzi è divisivo all’interno del PD e del centrosinistra in generale. Alcuni, come Stefano Patuanelli del Movimento 5 Stelle, vedono Renzi come un “problema per il PD”, accusandolo di essere una “stampella” per il governo in Parlamento e di non poter essere parte di una strategia unitaria con il resto della coalizione progressista.
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Allo stesso tempo, altre figure all’interno del PD, come Francesco Boccia, sostengono l’idea di un “campo largo” capace di “far convivere diverse identità”, con Schlein che avrebbe fatto dell’unità una delle cifre del suo mandato alla guida del partito.
Le dichiarazioni di Gomez mettono in evidenza le tensioni e le sfide interne al centrosinistra italiano, che si trova a dover decidere se includere o meno un leader controverso come Matteo Renzi nella sua strategia elettorale futura. Resta da vedere come queste discussioni influenzeranno le alleanze politiche in vista delle prossime elezioni.
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