I Disastri del Governo Meloni: Il Bluff di Fratelli d’Italia sui Dati l’analisi che smonta i dati della Meloni

Negli ultimi giorni, il partito Fratelli d’Italia ha pubblicato un post sui social per celebrare quelli che definisce “successi” e “nuovi primati” raggiunti dall’Italia grazie al governo guidato da Giorgia Meloni. Tuttavia, un’analisi più approfondita dei dati da parte di osservatori indipendenti, come Pagella Politica, suggerisce che i numeri siano stati manipolati per esaltare le azioni dell’esecutivo.

*Evasione Fiscale e Fisco: Un Quadro Distorto*

Fratelli d’Italia ha dichiarato che nel 2023 c’è stato un significativo incremento delle entrate fiscali, pari a 4,5 miliardi di euro in più rispetto al 2022, attribuendo il merito alla riforma fiscale del governo Meloni. Tuttavia, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, la maggior parte di questo incremento (4,1 miliardi) proviene dalla “rottamazione quater”, un condono che riprende misure già adottate da governi precedenti. Inoltre, i primi decreti attuativi della riforma fiscale del governo Meloni sono stati introdotti solo a dicembre 2023, troppo tardi per aver influenzato le entrate di quell’anno.

*Esportazioni e Commercio Internazionale: Numeri Gonfiati*

Fratelli d’Italia ha anche proclamato un “record storico nelle esportazioni” nel 2023, con vendite per 666 miliardi di euro. Tuttavia, le analisi dell’Osservatorio economico del Ministero degli Esteri, basate sui dati Istat, mostrano che le esportazioni hanno raggiunto i 626 miliardi di euro, solo 9 milioni in più rispetto al 2022. Una variazione così minima viene considerata nulla, soprattutto perché l’aumento registrato è in realtà il risultato di una riduzione dei volumi compensata da un aumento dei prezzi. Pertanto, non si può parlare di un vero e proprio boom delle esportazioni.

*Disuguaglianze e Povertà: Meriti Indebitamente Attribuiti*

Per quanto riguarda le disuguaglianze, Fratelli d’Italia ha citato un leggero miglioramento dell’indice di Gini (dal 31,9% al 31,7%) e una riduzione del rischio di povertà (dal 20% al 18,8%). Tuttavia, questi miglioramenti derivano da misure introdotte dal governo Draghi, come l’assegno unico, il Reddito di cittadinanza e il taglio del cuneo fiscale. Sebbene il governo Meloni abbia aumentato gli investimenti per alcune di queste misure, ha anche abolito il Reddito di cittadinanza. Di conseguenza, i miglioramenti citati da Fratelli d’Italia non possono essere completamente attribuiti all’operato dell’attuale esecutivo.

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*Giustizia e Corruzione: Interpretazioni Fuorvianti*

Anche sul fronte della giustizia, Fratelli d’Italia ha parlato di un “miglioramento del sistema giudiziario” e della riduzione delle pendenze nel settore civile del 4,8%. Tuttavia, questo trend di riduzione delle pendenze è in atto dal 2011, molto prima dell’insediamento del governo Meloni. Inoltre, per quanto riguarda la corruzione, il partito ha citato un calo dei reati corruttivi nel periodo 2004-2023. Anche qui, è evidente che i dati coprono un arco temporale molto più lungo rispetto all’attuale governo, rendendo difficile attribuire questi risultati all’esecutivo in carica.

In conclusione, appare chiaro che Fratelli d’Italia tende a gonfiare e interpretare i dati economici e giudiziari a proprio vantaggio, attribuendo meriti al governo Meloni che, in realtà, non gli appartengono. Questo comportamento non solo distorce la realtà dei fatti, ma rischia anche di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nelle informazioni ufficiali.

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