– Pasquale Tridico, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, ha criticato duramente il recente rapporto di Mario Draghi presentato alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Secondo Tridico, il documento rappresenta un’accusa contro le politiche neoliberiste che hanno dominato l’Unione Europea negli ultimi anni, ma al contempo, evidenzia un’importante contraddizione: “Dov’era Draghi quando l’UE approvava la riforma del Patto di Stabilità, riforma che adesso appare incompatibile con le esigenze di maggiori investimenti in innovazione e transizione ecologica?”, ha dichiarato Tridico.
Nella nota diffusa dal M5S, l’ex presidente dell’INPS ha inoltre sottolineato come, durante il suo mandato da Presidente del Consiglio, Draghi non abbia fatto abbastanza per aumentare il budget europeo e rafforzare le capacità finanziarie dell’Unione in modo da competere con le potenze globali, come Stati Uniti e Cina. Tridico ha posto a confronto l’azione dell’ex premier con quella di Giuseppe Conte, il quale ha combattuto per ottenere il Next Generation EU.
L’accusa principale è che le politiche promosse da Draghi, quando era al potere, abbiano contribuito al fallimento della classe dirigente europea: “Possiamo dire dunque che Draghi boccia Draghi”, ha affermato Tridico.
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Il capodelegazione del M5S ha poi proseguito criticando le attuali scelte europee in tema di difesa e bilancio, sottolineando che l’invio di armi all’Ucraina e l’autorizzazione all’esercito ucraino di utilizzare armi occidentali sul suolo russo non contribuiscono alla pace. Secondo Tridico, serve una nuova leadership e nuove ricette politiche per garantire i valori fondamentali dell’Unione Europea, come prosperità, equità, libertà e democrazia.
In conclusione, Tridico ha affermato che, se l’Unione Europea non cambia rotta, rischia di implodere a causa dell’austerità, dell’economia di guerra e delle politiche neoliberiste.