Vittorio Feltri è tornato al centro delle polemiche durante la puntata del 10 settembre 2024 de L’Aria che Tira, programma televisivo che spesso ospita dibattiti accesi. Ancora una volta, il giornalista ha dimostrato la sua tendenza a utilizzare un linguaggio eccessivamente provocatorio, che lo ha portato a scontri verbali in diretta. Questa volta, il bersaglio delle sue parole è stata Maria Rosaria Boccia, al centro del caso Sangiuliano, il quale ha portato alle dimissioni dell’ex ministro della Cultura e all’apertura di un’indagine da parte della Corte dei Conti del Lazio.
Durante il collegamento, Feltri ha raccontato di un incontro avvenuto mesi prima tra lui, Sangiuliano e Boccia. A un certo punto, David Parenzo, conduttore del programma, ha chiesto in che modo gli fosse stata presentata la Boccia. La risposta di Feltri, come spesso accade, non è stata delle più eleganti: “Beh, come un’amica, come volevi me la presentasse, come la sua tr**a?” ha detto con il suo solito tono irriverente. Questa dichiarazione ha lasciato Parenzo senza parole, che visibilmente imbarazzato ha cercato di riprendere il controllo del dibattito invitando Feltri a usare un linguaggio più appropriato: “No, Feltri, non scherziamo. Non usiamo queste parole. Utilizziamo un linguaggio consono”.
Di fronte a queste critiche, Feltri non ha esitato a reagire con la sua consueta sfrontatezza. Sentendo contestare le sue parole, ha deciso di lasciare immediatamente il programma: “Va bene, allora me ne vado”, ha detto, togliendosi il microfono e interrompendo il collegamento. Un gesto che ha sorpreso non solo il conduttore, ma anche gli altri ospiti presenti in studio, i quali hanno condannato con fermezza l’espressione utilizzata da Feltri.
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La vicenda solleva nuovamente una domanda che da tempo circola negli ambienti televisivi: quanto sia opportuno continuare a invitare Vittorio Feltri in programmi di questo tipo. Il giornalista è noto per il suo stile polemico e spesso oltre i limiti del buon gusto, eppure continua a trovare spazio in trasmissioni televisive, probabilmente anche grazie al clamore mediatico che genera. Episodi come questo diventano subito virali sui social media, creando un’attenzione che, per quanto negativa, risulta redditizia per i programmi televisivi in termini di visibilità.
Ci si chiede dunque se queste apparizioni contribuiscano davvero al dibattito pubblico o se siano semplicemente sfruttate per ottenere momenti virali a scapito della qualità del confronto. La risposta, almeno per ora, sembra pendere verso la seconda ipotesi, con Feltri che si conferma un personaggio controverso, più noto per le sue uscite verbali che per il contenuto delle sue opinioni. Nonostante le critiche, la sua presenza nei salotti televisivi non sembra destinata a diminuire, alimentando un ciclo mediatico in cui lo scandalo e l’indignazione sembrano essere diventati parte integrante della strategia comunicativa dei media moderni.
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