Durante un’intervista infuocata nella trasmissione Otto e mezzo su La7, Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha lanciato un duro attacco alla nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, puntando il dito contro quello che ha definito un “teatrino” della politica destra-sinistra, orchestrato per ingannare gli elettori, ma che nei fatti risulta inesistente. Secondo Travaglio, i principali partiti europei, sia di destra che di sinistra, convergono su questioni fondamentali, dimostrando che le loro divergenze sono solo apparenti.
In particolare, Travaglio ha criticato duramente la nomina di due commissari baltici, descritti come “i falchi più stra-falchi d’Europa”, a incarichi chiave nelle politiche estere e della difesa europea. A suo parere, queste scelte porteranno l’UE a rafforzare la sua inclinazione bellicista, avvicinando ulteriormente il continente a una pericolosa escalation dei conflitti, in particolare in relazione alla guerra russo-ucraina. “Più di così non vedo come si potrebbe”, ha affermato il direttore con tono sarcastico, sottolineando che la situazione è già al limite.
Uno degli aspetti più critici del suo intervento è stata la ferma condanna alla nomina del lituano Andrius Kubilius come primo commissario alla difesa europea. Travaglio ha evidenziato come questa scelta sembri confermare una tendenza verso “un’economia di guerra” in Europa. Citando il noto politologo Lucio Caracciolo, ha ribadito che l’Unione Europea non possiede una vera e propria politica estera o di difesa, rendendo inutili queste figure di vertice: “Potranno solo starnazzare e abbaiare come hanno fatto i loro predecessori”, ha commentato in modo tagliente. Secondo lui, le decisioni chiave in materia di politica estera e di guerra verranno comunque prese altrove, tra Washington e Pechino, mentre l’Europa si limiterà a spendere miliardi in armi, seguendo i suggerimenti di leader come Mario Draghi, “sempre sia lodato”, come ha ironizzato.
Ma la parte più graffiante dell’intervento di Travaglio è arrivata quando ha discusso la recente nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione europea, una scelta che ha definito “ampiamente prevedibile”. Travaglio ha ricordato come, in vista delle elezioni europee, ci sia stata una narrazione di un finto bipolarismo, con il Partito Socialista Europeo (PSE) e il Partito Democratico (PD) da una parte, e i sovranisti e conservatori dall’altra. Ma, secondo lui, si tratta di uno schema fittizio, poiché sui temi cruciali come la guerra e l’austerità, le forze politiche finiscono per votare nello stesso modo.
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