ULTIM’ORA – Premierato, disastro Meloni. La riforma salta alla Camera? Governo sotto shock?

Il tema del premierato è tornato al centro del dibattito politico italiano, ma sembra destinato a restare in stand-by fino al 2025. La proposta di riforma, sostenuta con forza da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, è stata temporaneamente accantonata. Le divisioni all’interno della maggioranza sono evidenti: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia faticano a trovare un accordo su questa questione cruciale, mettendo in luce la fragilità dell’attuale governo.

Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha commentato che la riforma del premierato, inizialmente presentata come un punto cardine della legislatura, è stata messa da parte non solo per problemi strutturali e di coerenza giuridica, ma anche a causa di un clima politico instabile e caratterizzato da continui scontri interni. Secondo Faraone, Meloni avrebbe preferito rinunciare alla riforma per evitare che le tensioni nella maggioranza possano mettere a rischio il suo stesso ruolo di governo.

Cos’è il Premierato?

Il premierato è una forma di governo in cui il primo ministro (o premier) ha un ruolo di preminenza e maggiori poteri rispetto a un sistema parlamentare tradizionale. In questa configurazione, il premier viene spesso eletto direttamente dai cittadini, o comunque con un mandato rafforzato rispetto a quello del capo del governo in un sistema parlamentare standard. L’obiettivo principale del premierato è quello di garantire maggiore stabilità politica, permettendo al governo di agire con più decisione e continuità.

Nell’attuale sistema parlamentare italiano, il primo ministro è nominato dal Presidente della Repubblica e deve ottenere la fiducia sia dalla Camera dei Deputati che dal Senato. Questo rende il governo soggetto a possibili crisi e instabilità, soprattutto in presenza di maggioranze risicate o frammentate. Con l’introduzione del premierato, si vorrebbe invece attribuire al premier un potere esecutivo più diretto e stabile, riducendo il rischio di continue crisi politiche.

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I Temi Critici della Riforma

La riforma del premierato proposta da Meloni ha suscitato molte critiche e divisioni, anche all’interno della stessa coalizione di governo. Alcuni punti controversi includono:

1. Equilibrio dei Poteri: La proposta di riforma prevede un rafforzamento dei poteri del premier, riducendo il ruolo di controllo e bilanciamento del Parlamento. Questo potrebbe portare a una concentrazione eccessiva di potere nelle mani dell’esecutivo, con il rischio di compromettere il principio di separazione dei poteri, fondamentale in una democrazia.


2. Rischio di Autoritarismo: Alcuni oppositori vedono nel premierato il pericolo di una deriva autoritaria, in cui il premier avrebbe poteri quasi incontrastati. In un paese con una storia politica complessa come l’Italia, questa possibilità alimenta forti preoccupazioni.

3. Complicazioni Giuridiche: La struttura costituzionale italiana attuale non è facilmente modificabile, e l’introduzione del premierato richiederebbe un’ampia revisione della Costituzione. La complessità di questo processo, unita alla necessità di ottenere un consenso trasversale tra le forze politiche, rende l’impresa estremamente ardua.


4. Resistenze Interne alla Maggioranza: Anche all’interno della coalizione di governo, il premierato non è visto in maniera unanime. Lega e Forza Italia, pur facendo parte della maggioranza, hanno manifestato dubbi e riserve sull’effettiva opportunità di procedere con una riforma così radicale. Questo ha contribuito al rinvio della discussione fino al 2025.

Le Possibili Conseguenze della Scelta di Meloni

La decisione di accantonare momentaneamente la riforma potrebbe essere interpretata in due modi. Da una parte, può essere vista come un segno di debolezza da parte di Meloni, incapace di mantenere unito il fronte della maggioranza su un tema considerato prioritario. Dall’altra, potrebbe rappresentare una scelta strategica per evitare ulteriori fratture interne e consolidare la propria posizione in vista di future battaglie politiche.

In ogni caso, resta da vedere se, con il passare del tempo, la riforma verrà ripresa e, soprattutto, se riuscirà a superare le resistenze che hanno finora impedito il suo avanzamento. Per ora, il premierato sembra destinato a rimanere un progetto nel cassetto, ma le dinamiche politiche italiane sono sempre imprevedibili e tutto può ancora cambiare.

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