La contestazione shock a Bocchino e La Russa. Ecco cosa gli hanno detto alla presentazione del libro del giornalista. Il video

La presentazione del libro “Perché l’Italia è di destra” di Italo Bocchino ha suscitato momenti di tensione a Galleria Borghese a Roma. L’evento ha visto la partecipazione di esponenti politici di primo piano, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa, l’ex Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, e Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia.

Nonostante l’importanza dell’occasione, l’atmosfera si è surriscaldata verso la fine della presentazione. Un uomo tra il pubblico si è alzato e si è avvicinato al palco, chiedendo con insistenza di poter intervenire. Il contestatore ha criticato il fatto che, per la prima volta in quello spazio, non fosse stata data al pubblico la possibilità di esprimersi. Il suo intervento ha creato scompiglio, provocando la reazione del Presidente La Russa, che, visibilmente infastidito, ha lasciato l’evento affermando che la presentazione fosse ormai conclusa.

Nel frattempo, il pubblico ha iniziato a disperdersi: alcuni si sono avviati all’uscita, mentre altri si sono messi in fila per il firmacopie. È proprio durante questa fase che il contestatore si è nuovamente avvicinato a Italo Bocchino, esprimendo il proprio dissenso in maniera accesa. A quel punto è intervenuto anche l’ex senatore Domenico Gramazio, presente all’evento, dando vita a un battibecco con il contestatore. La situazione ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno provveduto a allontanare l’uomo, evitando ulteriori disordini.

Oltre alla contestazione pubblica, l’evento è stato segnato da polemiche interne all’istituzione che ha ospitato l’iniziativa. I dipendenti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM), dove originariamente era prevista la presentazione, avevano manifestato il loro dissenso nei confronti dell’evento. In risposta, la direttrice della GNAM aveva inviato una segnalazione al Ministero della Cultura, fornendo i nomi dei lavoratori che si erano opposti. La vicenda ha attirato critiche, alimentando il dibattito sulla libertà di espressione e la gestione degli eventi culturali.

La CGIL, sindacato che tutela i lavoratori della GNAM, ha condannato la segnalazione al Ministero, definendola una violazione della libertà di espressione. Il sindacato ha ribadito che tutti, compresi i lavoratori culturali, hanno il diritto di esprimere il proprio dissenso, soprattutto in occasioni pubbliche di dibattito politico. Questo aspetto ha messo in luce una tensione più profonda tra gli organizzatori dell’evento e coloro che sostengono un approccio più inclusivo al dibattito pubblico.

L’episodio ha suscitato un dibattito pubblico sulla natura del confronto politico e sulla gestione degli spazi culturali in Italia. La presenza di esponenti politici di alto profilo come La Russa, Fini, Valditara e Arianna Meloni ha inevitabilmente amplificato l’eco delle contestazioni, trasformando un semplice evento di presentazione in un caso emblematico di scontro tra diverse visioni politiche e sociali.

Leggi anche

Il libro di Bocchino, che analizza le ragioni del successo della destra in Italia, voleva essere un’occasione di riflessione sul panorama politico nazionale, ma si è presto trasformato in un terreno di scontro. L’intervento del contestatore e la successiva gestione delle contestazioni hanno mostrato quanto le divisioni politiche siano ancora forti e presenti nella società italiana. L’assenza di possibilità di dialogo tra il pubblico e gli ospiti politici ha ulteriormente alimentato il malcontento, facendo emergere il tema della partecipazione e della libertà di espressione in eventi di natura politica.

In definitiva, la presentazione di “Perché l’Italia è di destra” non ha solo messo in luce i contenuti del libro, ma ha anche scatenato un acceso dibattito sulla natura del confronto politico e sulle modalità con cui gli eventi pubblici dovrebbero essere gestiti, specialmente in contesti culturali di rilievo come la GNAM e la Galleria Borghese. Questo episodio potrebbe avere ripercussioni anche in futuro, sollevando interrogativi su come bilanciare il diritto di espressione con l’ordine e il decoro in eventi pubblici.
IL VIDEO

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE: “TESTO SCOLASTICO”?

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini