L’attrice che smonta Bocchino e la propaganda del governo: scontro acceso tra Becchimanzi e il giornalista – IL VIDEO

Durante la puntata del 25 settembre 2024 di DiMartedì su La7, il talk show condotto da Giovanni Floris, si è verificato uno scambio di battute acceso tra l’attrice Chiara Becchimanzi e il direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino. Il dibattito, inizialmente centrato su Elon Musk, ha presto assunto un tono provocatorio, svelando una divergenza di visioni sia sul piano culturale che politico.

La discussione si è aperta con un commento ironico della Becchimanzi su Musk, definito “un genio assoluto” ma allo stesso tempo osservando, con sarcasmo, l’uso della cannabis da parte del magnate. Bocchino ha risposto in maniera pungente, affermando: “A vederla non si direbbe…” riferendosi all’attrice. La replica di Becchimanzi non si è fatta attendere: “La classe con cui vi approcciate è sempre da rimarcare, complimentoni”. Tuttavia, Bocchino ha insistito con una battuta ulteriore, affermando: “Se a lei piace faccia pure, io preferisco il cioccolato”. Pronta la risposta dell’attrice: “Il cioccolato è un tipo di hashish”, dimostrando una perfetta capacità di rispondere con arguzia e ironia.

Il confronto ha poi spostato il focus sulla politica e sulla figura di Giorgia Meloni. Becchimanzi ha offerto una lettura critica e articolata del rapporto tra la Premier italiana e Elon Musk, evidenziando ciò che, secondo lei, è il tratto comune tra i due: “Secondo me, ciò che sente come affinità Meloni con Musk è questo fascino tracotante dell’incoerenza. Musk è uno che scrive su X che il potere di decidere cosa è importante deve essere dato alla gente, ma paga i suoi dipendenti per modificare l’algoritmo in modo che i suoi post abbiano un booster”. L’attrice ha proseguito, paragonando questa contraddizione con quella che attribuisce a Meloni, che, pur parlando di “patriottismo occidentale”, promuoverebbe radici culturali che, secondo Becchimanzi, non hanno nulla di puramente occidentale.

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Bocchino ha risposto spostando il dibattito sui temi della sinistra e dei progressisti, criticando la loro attenzione verso questioni che, a suo dire, interesserebbero solo una minima parte della popolazione. “La sinistra rincorre le farfalle, tipo: ‘andiamo all’inaugurazione del murales della Murgia’. Lo 0,1% degli italiani è interessato alla Murgia. ‘Andiamo a ballare sul carro LGBT’. Grande rispetto per il mondo LGBT. Ma l’1,6%, secondo l’Istat, sono gli appartenenti alla comunità LGBT. Gli italiani chiedono altro, Meloni dà risposte”.

Il confronto ha messo in luce due visioni diametralmente opposte del panorama politico e culturale italiano, con Becchimanzi che ha tentato di smontare la retorica governativa con ironia e argomentazioni puntuali, mentre Bocchino ha difeso la premier Meloni, criticando la sinistra per il suo presunto distacco dalle reali preoccupazioni degli italiani.
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